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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, il giro di boa si avvicina: cosa succede dopo l'estate

Si avvicina la "scadenza" dei primi 18 mesi. Il bilancio: solo il 2% dei beneficiari ha trovato lavoro grazie ai navigator

Reddito di cittadinanza, la scadenza si avvicina. A settembre scatta lo stop di un mese per quei beneficiari che hanno già fruito del sussidio per 18 mesi. La legge prevede infatti che il beneficio sia erogato per un anno e mezzo, dopo i quali non viene rinnovato automaticamente.  
Chi ha ricevuto il primo accredito ad aprile 2019 (il primo mese in cui è stato erogato) a settembre 2020 riceverà l'ultima ricarica. Se la situazione economica del nucleo familiare non è cambiata e si possiedono ancora i requisiti, è possibile presentare una nuova domanda. In questo caso però il beneficiario resterà per un mese senza vedersi accreditare l’importo sulla rdc card.

Rdc, come presentare una nuova domanda

Per la nuova richiesta di reddito di cittadinanza non c'è rischio di confusione: servono di fatto solo due documenti: il modulo SR180 e il modulo ISEE aggiornato al 2020 ma attenzione: è il medesimo già presentato da molti attuali beneficiari a gennaio per continuare a ricevere il reddito di cittadinanza).

Reddito di cittadinanza, dopo 18 mesi obblighi più severi

Per chi ha fruito del beneficio per più di un anno e mezzo ci sono novità importanti anche sul fronte degli obblighi. Dopo i primi 18 mesi le offerte di lavoro possono arrivare da tutta Italia e il diritto al beneficio decade già dopo il primo rifiuto. 
In caso di decadenza si può poi ripresentare domanda dopo 6 mesi (se nel nucleo familiare ci sono minorenni o disabili gravi) oppure 18 mesi per tutti gli altri nuclei.

La Corte dei Conti boccia il reddito dei 5 Stelle

Vero è che finora di offerte di lavoro non ne sono arrivate molte. Secondo la Corte dei Conti, solo il 2% delle persone che hanno ricevuto il reddito di cittadinanza è riuscito poi a ottenere un lavoro attraverso i centri per l'impiego. A conti fatti sarebbero così poco più di ventimila posti di lavoro trovati dai navigator. Dati che si discostano da quelli già pubblicati qualche mese fa da Anpal che parlavano di 39.760 i beneficiari del reddito di cittadinanza che avrebbero ottenuto un contratto di lavoro. Una possibile spiegazione è che Anpal abbia conteggiato anche i percettori di rdc che hanno trovato lavoro autonomamente. Fatto sta che come misura pensata per far crescere l’occupazione il reddito targato M5s ha fallito in modo piuttosto evidente. 

Meloni: "Rdc a finti bisognosi, navigator inutili"

E sul reddito di cittadinanza torna alla carica anche Giorgia Meloni, leader di Fdi: "Nuova puntata degli sprechi di soldi pubblici targati M5S. Non solo miliardi buttati per dare il reddito di cittadinanza a finti bisognosi, ma anche centinaia di milioni di euro buttati per gli inutili ''navigator'' inventati da Di Maio. 3000 persone senza specifiche competenze assunte a 27.000 euro l'anno con contratto a tempo determinato che dovrebbero trovare un lavoro a tempo indeterminato ai percettori di reddito di cittadinanza. Lo avevamo detto da subito che era una idiozia, ora i numeri certificano il fallimento".

"La app (pagata milioni) non esiste ancora" prosegue Meloni. "Quasi zero i posti di lavoro ottenuti grazie ai navigator, che a oggi di fatto sono pagati per non fare nulla (come i percettori di RdC, loro colleghi), ma alcuni hanno avuto anche la faccia tosta di chiedere (e ottenere) il bonus coronavirus da 600 euro. Quanto deve durare questo scandalo? Possibile che a nessuno venga il dubbio che tutto ciò possa configurare un danno erariale per lo Stato?". 

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