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Martedì, 19 Marzo 2024
Economia Italia

Reddito di cittadinanza e pensione con quota 100: tutte le novità del "decretone"

Il governo ha varato il provvedimento che raccoglie le principali misure promesse da Movimento 5 stelle e Lega. Novità per gli statali: "Quota 100 (solo) da Agosto, subito il Tfr/tfs"

Reddito di cittadinanza e riforma delle pensioni con l'introduzione dello scivolo pensionistico con quota 100: sono diventati ufficiali i contenuti del decreto del governo dopo le anticipazioni delle ultime settimane. 

Il provvedimento che raccoglie le principali misure promesse da Movimento 5 stelle e Lega è stato quindi licenziato dal Governo durante il Consiglio dei ministri che si era riunito alle 18 del 17 gennaio 2019 con all'ordine del giorno proprio il decreto legge intitolato "Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni".

Reddito di cittadinanza e Quota 100 spiegati in breve

Il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini in conferenza stampa hanno spiegato le ultime notizie e gli aggiornamenti sul reddito di cittadinanza e sullo scivolo pensionistico di quota 100.

Il testo: Decreto reddito cittadinanza | Decreto pensione quota 100

Reddito di cittadinanza e pensione con Quota 100: le novità

Secondo i piani del governo le misure approvate oggi daranno un sostegno a circa 5 milioni di persone in povertà e consentiranno ad un milione di persone nel triennio di andare in pensione in anticipo.

Reddito di cittadinanza: i requisiti

Il vicepremier Luigi Di Maio annunciando l'approvazione del Reddito di Cittadinanza ha spiegato che il consiglio dei ministri ha approvato in 20 minuti una norma fondamentale che istituisce "un nuovo welfare state in Italia"

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Possono richiedere il reddito di cittadinanza coloro che rispettano i seguenti requisiti

  • Essere cittadini italiani, europei o lungo soggiornanti e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa;
  • ISEE inferiore a 9.360 euro annui;
  • Patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, fino ai 30.000 euro annui;
  • Patrimonio finanziario non superiore a6.000 euro che può arrivare fino a 20.000 per le famiglie con persone disabili.

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Quanto si prende con il reddito di cittadinanza

Nel caso di un cittadino single l'importo massimo è di 780 euro, ma si tratta di una cifra da dividere in due parti. L'importo massimo del Reddito di cittadinanza in quanto tale arriva fino a 500 euro. A questa cifra si somma un importo di 280 euro se si è titolari di un contratto di affitto o 150 se si vive in una casa di cui si sta pagando un mutuo. Solo in questo modo l'importo massimo totale può raggiungere i 780 euro. Diversamente, se ad esempio si vive in una casa di proprietà, la cifra massima arriva a 500 euro. Una somma integrativa sarà riconosciuta alle famiglie che hanno al loro interno una persona diversamente abile

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Come richiedere il reddito di cittadinanza

Il vicepremier Di Maio spiega: "A febbraio verranno pubblicate le indicazioni per compilare le domande per il reddito di cittadinanza, mentra a marzo sarà pronto il sito internet per ricevere le domande. Le documentazioni potranno essere presentate in via telematica, oppure ad uno sportello postale, oppure ai caff. Sarà l'inps a verificare se i requisiti sono soddisfatti. I soggetti attuatori del reddito contatteranno poi i beneficiari del reddito di cittadinanza per sottoscrivere il patto per il lavoro o il patto per la formazione (per 8 ore di prestazioni settimanali). Ad Aprile il reddito di cittadinanza sarà corrisposto su normali carte postepay opportunamente modificate"

Di Maio spiega anche come i soldi del sussidio dovranno essere spesi entro il mese corrente.

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Reddito di cittadinanza: gli obblighi

Il reddito di cittadinanza dura 18 mesi: entro i primi 12 mesi la prima offerta di lavoro potrà arrivare nel raggio di 100 km - 100 minuti di viaggio. Se viene rifiutata la seconda offerta potrà arrivare nel raggio di 250 km e se anche questa viene rifiutata la terza offerta potrà arrivare da tutta Italia. Dopo il primo anno anche la prima offerta potrà arrivare fino a 250 km, mentre la terza potrà arrivare da tutto il territorio nazionale; dopo i 18 mesi tutte le offerte possono arrivare da tutto il territorio nazionale. Per le famiglie con persone con disabilità le offerte di lavoro non potranno mai superare i 250 km.

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Niente reddito di cittadianza per chi non sottoscrive il Patto per il Lavoro o per l’Inclusione sociale; non partecipa alle iniziative formative e non presenta una giustificazione; non aderisce ai progetti utili per la comunità predisposti dai Comuni; rifiuta la terza offerta congrua; non aggiorna le autorità competenti sulle variazioni del proprio nucleo; fornisce dati falsi: in questo caso, si rischiano da 2 a 6 anni di carcere

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Il vicepremier Di Maio ha spiegato anche come sono previsti sgravi fiscali fino a 18 mesi per quelle aziende chi assumono coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza.

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Le critiche al Reddito di cittadinanza: "Soldi all'estero"

Pensione di cittadinanza

Nel decretone è prevista anche la cosiddeta pensione di cittadinanza, un'integrazione che aumenterà le attuali pensioni che sono sotto il livello di povertà. Un pensionato, se vive da solo, avrà 780 euro al mese mentre un nucleo arriverà fino a 1032 euro.

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Pensione con quota 100

Contestualmente all'approvazione del reddito di cittadinanza è stato dato il via libera anche alla possibilità di lasciare il lavoro in anticipo grazie allo scivolo pensionistico offerto dalla ormai nota Quota 100, ovvero 62 di età e 38 anni di contributi. Come ha spiegato il vicepremier Matteo Salvini i "requisiti per accedere a Quota 100 matureranno a partire dal primo agosto per i lavoratori pubblici, da Aprile per i privati".

Come andare in pensione con quota 100

Per capire come andare in pensione con quota 100 ecco dunque un semplice calendario per accedere al pensionamento con quota 100

  • Lavoratori privati : dal 1° aprile 2019 per chi ha maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2018 e poi ogni 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti; Dopo tre mesi: per chi ha maturato i requisiti a partire dal 1° gennaio 2019. 
  • Lavoratori pubblici: dal 1° agosto 2019 per chi ha maturato i requisiti all'entrata in vigore del decreto e poi ogni 6 mesi dal raggiungimento dei requisiti; dopo sei mesi: chi ha maturato i requisiti a partire dal 1° febbraio 2019. 
  • Lavoratori scuola e Afam: dal 1 settembre in linea con l'inizio dell'anno scolastico

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Il decreto quota 100 introduce anche un fondo bilaterale per il ricambio generazionale: ovvero un fondo a cui si può accedere per andare in pensione tre anni prima di quota 100 a patto che ci sia un'assunzione. Sono esclusi i lavoratori in Isopensione (prestazioni in essere o erogate).

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Quando è possibile andare in pensione con quota 100

È possibile andare in pensione in anticipo con 42 anni e 10 mesi di contributi, se uomini, e con 41 anni e 10 mesi di contributi, se donne; una volta maturati i requisiti, i lavoratori e le lavoratrici percepiscono la pensione dopo tre mesi;

le donne lavoratrici a 58 anni se dipendenti e 59 se autonome con almeno 35 anni di contributi al 31 dicembre 2018 possono optare per il pensionamento con opzione Donna ( che riconosce il trattamento pensionistico alle lavoratrici dipendenti nate entro il 31 dicembre 1960, e delle lavoratrici autonome nate entro il 31 dicembre 1959 le quali abbiano maturato un'anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni al 31 dicembre 2018. Al trattamento pensionistico anticipato si applicheranno le regole di calcolo del sistema contributivo).

ai lavoratori precoci non si applicano gli adeguamenti alla speranza di vita e potranno quindi andare in pensione con 41 anni di contributi.

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Quanto si riduce la pensione con quota 100

Chi lascia il lavoro con quota 100 incassa tutto quanto maturato fino a quel momento. Andare in pensione prima significa però inevitabilmente versare meno contributi rispetto a quanto sarebbe accaduto se si fosse atteso il raggiungimento dell'età per il pensionamento di vecchia. Versando di meno si incassa di meno. L'ufficio parlamentare di bilancio ha condotto delle simulazioni prima di conoscere il testo definitivo del provvedimento, ipotizzando tagli dal 5 al 34%. Secondo la simulazione de ilsole24ore decidere di smettere di lavorare a 62 anni, quindi con i due requisiti minimi di quota 100 (62 anni di età e 38 di contributi), comporta la rinuncia al 22% della pensione, a fronte di un’ultima retribuzione annuale di 30mila euro rispetto a quanto si incasserebbe accedendo al pensionamento di vecchiaia a 67 anni di età; si sale al 28% se la retribuzione è di 150mila euro.

Ape sociale

Ripristinato anche l'ape sociale: l'accesso all'indennità sostitutiva della pensione è prorogata per un anno, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019 e dura fino al conseguimento dell'età anagrafica per la pensione di vecchiaia.

Occorre avere almeno 63 anni di età e 30 o 36 anni, a seconda dei casi, con bonus di un anno per figlio (max 2) per le lavoratrici. 

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Riscatto della laurea e contributi

Il decreto di quota 100 introduce anche la cosiddetta pace contributiva ovvero la possibilità di riscattare, su richiesta, periodi di buco contributivo non obbligatori per massimo 5 anni.

La possibilità di riscattare i contributi non versati è prevista per un triennio dal 2019 al 2021. Il riscatto della laurea sarà a condizioni agevolate entro i 45 anni: sarà detraibile l'onere del 50% in cinque quote annuali e la rateizzazione fino a 60 rate mensili. 

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Trattamento di fine rapporto per gli statali

Per tutti i pensionati pubblici (non solo quota 100) è prevista la possibilità di avere subito l'anticipo di fine rapporto fino a 30.000 euro. Sarà inoltre possibile cumulare periodi assicurativi presenti su più gestioni mentre la pensione non è cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo ma sì con redditi da lavoro occasionale (5mila euro max) 

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Il vicepremier Matteo Salvini annunciando il via libera alla riforma della legge Fornero spiega che se meno persone chiederanno di accedere allo scivolo pensionistico di quota 100 "i soldi che avanzeranno verranno reinvestiti in tagli delle tasse."

"Quota cento la dedico alla signora Fornero e Monti, è un punto di partenza non di arrivo, obiettivo finale è quota 41, quindi la signora Fornero si prepari piangere ancora"

Prima ancora del termine del consiglio dei ministri è arriva la conferma che gli Statali dovranno attendere per poter andare in pensione anche con quota 100: è stato il ministro della funzione pubblica Bongiorno a spiegare che per evitare il caos nella pubblica amministrazione la quota 100 per l'accesso alle pensione per i dipendenti pubblici sarà possibile a partire dal 1 agosto. Sulle bozze circolate di recente la data era il 1° luglio. Pervisto anche lo stop al differimento del Tfr.

Aggiornamento ore 19.30 >> È appena terminato a Palazzo Chigi il Consiglio dei ministri che aveva all'ordine del giorno il via libera al decreto sul reddito di cittadinanza e quota 100. Il premier Giuseppe Conte e i due vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini in conferenza stampa hanno spiegato le ultime notizie e gli aggiornamenti sul reddito di cittadinanza e sullo scivolo pensionistico di quota 100.

Reddito e quota 100: cosa cambia

Reddito di cittadinanza e quota 100: cosa sappiamo fino ad ora

Tra le ultime indiscrezioni sul reddito di cittadinanza vi è anche la conferma che in caso di dimissioni volontarie per 12 mesi non sarà possibile accedere al beneficio del sussidio. Inoltre il reddito di cittadinanza potrà essere percepito per al massimo 18 mesi al termine dei quali si potrà fare una nuova richiesta: tra la richiesta e l'erogazione del sussidio decorrerà un mese, un termine che vale per ciascun rinnovo.

"I testi sono pronti, sono stati validati dalla Ragioneria generale dello Stato e dai ministeri" ha affermato a Radio anch'io il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon.

Qui tutte le anticipazioni su Quota 100

Come anticipa il ministro per la Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno la quota 100 per l'accesso alle pensione per i dipendenti pubblici sarà possibile a partire dal 1 agosto. "Il ritardo per garantire continuità servizi a cittadini e imprese, e programmare il ricambio generazionale". Sulle bozze circolate di recente la data era il 1° luglio.

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Inoltre a dispetto di quanto anticipato fino ad ora i dipendenti pubblici avranno subito il fr/Tfs. Lo anticipa la stessa Bongiorno, in vista del Cdm.

Secondo quanto si legge nell'ultima bozza del decreto la Quota 100 per i privati entrerà in vigore da Aprile secondo le prerogative già note.

A decorrere dal 1° gennaio 2019, i soggetti che maturano i requisiti, conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi tre mesi dalla data di maturazione dei requisiti stessi"

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Pensione donne con 58 anni e 35 di contributi

Confermata anche l'opzione donna che riconosce il trattamento pensionistico alle lavoratrici dipendenti nate entro il 31 dicembre 1960, e delle lavoratrici autonome nate entro il 31 dicembre 1959 le quali abbiano maturato un'anzianità contributiva pari o superiore a trentacinque anni al 31 dicembre 2018".

Al trattamento pensionistico anticipato si applicheranno le regole di calcolo del sistema contributivo.

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La riduzione della pensione con ''Quota 100'' per ogni anno di anticipo

Qui tutte le anticipazioni sul reddito di cittadinanza

Secondo l'ultima bozza del decreto il reddito di cittadinanza partirà ad Aprile 2019 e sarà percepito dal mese successivo a quello della richiesta "e potrà essere percepito per un periodo continuativo non superiore ai diciotto mesi". Può essere rinnovato, ma solo a decorrere da un mese prima di ciascun rinnovo.

Niente reddito di cittadinanza inoltre ai nuclei familiari che hanno tra i componenti soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa". Lo si legge nella bozza del dl, in possesso dell'Adnkronos, che dovrebbe approdare oggi nel Cdm in programma alle 18 su reddito di cittadinanza e quota 100.

"Non hanno diritto al reddito di cittadinanza - viene inoltre confermato nel decreto - i soggetti che si trovano in stato detentivo, per tutta la durata della pena, nonché coloro che sono ricoverati in istituti di cura di lunga degenza o altre strutture residenziali a totale carico dello Stato o di altra amministrazione pubblica".

Il reddito di cittadinanza sarà corrisposto tramite una sorta di carta di credito prepagata che verrà caricata dall'Inps con i soldi del sussidio che dovrà essere usato entre il mese di riferimento. I pagamenti dovranno essere tracciati e per questo effettuati tramite Pos. Confermato il tetto di 100 euro mensili per il prelievo di contanti.

Inoltre ad integrazione del reddito di cittadinanza il decreto legge prevede "misure agevolative per l'utilizzo di trasporti pubblici, di sostegno alla casa, all'istruzione e alla tutela della salute".

Le offerte di lavoro lontano da casa

Sono previsti incentivi per chi accetterà un'offerta di lavoro lontano da casa. Come già noto per non perdere il reddito di cittadinanza si dovrà accettare "almeno una di tre offerte di lavoro congrue entro i 100 chilometri nei primi sei mesi e sopra i 250 chilometri oltre i sei mesi".  Superati i 18 mesi, per avere ancora diritto al sussidio, le offerte di lavoro dovranno essere accettate "ovunque nel territorio italiano", almeno che non si abbiano minori o disabili nel nucleo famigliare. 

"Chi si trasferisce ovunque nel territorio italiano pur di avere un lavoro continua a percepire il beneficio economico del Rdc per i successivi tre mesi dall'inizio del nuovo impiego, a titolo di compensazione per le spese di trasferimento sostenute".

Lavoro nero col reddito di cittadinanza? Per i furbetti che potrebbero tentare di usare il sussidio ad integrazione di un reddito da percepire "in nero" il decreto prevede (secondo l'ultima bozza disponibile) la reclusione da 2 a 6 anni. "Chiunque, al fine di ottenere o mantenere il beneficio, mediante l'utilizzo o la presentazione di dichiarazioni o di documenti falsi o attestanti cose non vere, ovvero mediante l'omissione di informazioni dovute, consegue indebitamente il reddito di cittadinanza è punito con la reclusione da due a sei anni. Alla condanna in via definitiva consegue la revoca del beneficio con efficacia retroattiva".

"Il beneficiario dichiarato decaduto è tenuto alla restituzione di quanto indebitamente percepito. Il beneficio non può essere nuovamente richiesto prima che siano decorsi dieci anni dalla condanna".

Infine sono previsti sgravi fiscali e incentivi alle imprese che assumono chi percepiva il reddito di cittadinanza. Ma a patto che l'assunzione sia "a tempo indeterminato e nei primi 24 mesi il beneficiario" non venga "licenziato senza giusta causa o giustificato motivo".

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Tutto quello che sappiamo fino ad ora sul reddito di cittadinanza

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