Reddito di cittadinanza, quando scatta la ricarica di fine e inizio anno
Pagamento di dicembre 2019, riceveranno la ricarica in data 27 dicembre tutti coloro che hanno fatto domanda entro il 31 ottobre 2019. Prima ricarica a gennaio 2020, verso metà mese, per chi fa domanda di sussidio a dicembre. Nuovi casi di furbetti
Reddito di cittadinanza, segnalati nuovi casi di furbetti. Partiamo da Perugia, dove i carabinieri del NAS insieme ai colleghi del Nucleo Ispettorato del Lavoro hanno proceduto al controllo di un’azienda ortofrutticola di Perugia. Dei sei lavoratori impiegati, ben quattro lavoravano "in nero", tra cui un italiano, tra l’altro destinatario di reddito di cittadinanza, e tre cittadini extracomunitari di cui uno col permesso di soggiorno scaduto. Il titolare dell’esercizio commerciale è stato denunciato alla Procura della Repubblica e sanzionato amministrativamente per un totale di 13 mila euro. È stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. Il dipendente italiano percettore del reddito di cittadinanza è stato ovviamente segnalato per la revoca del beneficio.
Rimini, scovati due furbetti del reddito di cittadinanza
I carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro, coordinati dalla procura di Rimini, hanno scoperto due persone, residenti nel capoluogo, che percepivano ingiustamente il reddito di cittadinanza. In base alle indagini, come riporta la stampa locale, un muratore che lavorava in nero incassava un aiuto pari a 600 euro mensili, mentre l’altro aveva trovato regolarmente lavoro come operaio, ma non aveva dato comunicazione all’Inps per interrompere l’erogazione dell’assegno.
Reddito di cittadinanza, il punto sui pagamenti di dicembre 2019 e gennaio 2020
La giornata del 27 è stata quella del pagamento della ricarica del reddito di cittadinanza. Hanno già ricevuto la cifra spettante sulla card tutti coloro che hanno presentato la domanda da marzo fino a settembre. Diverso il discorso per chi ha fatto la domanda di reddito di cittadinanza a ottobre, in tal caso infatti il primo pagamento avviene o è avvenuto contestualmente alla consegna della carta da parte di Poste, già a partire dalla seconda metà di novembre.
Chi ha fatto domanda per il reddito di cittadinanza dal primo novembre in poi deve pazientare un po': per l'erogazione del beneficio bisogna infatti attendere l'elaborazione e le disposizioni di pagamento che saranno inviate a Poste a partire dal 15 dicembre. Poi avverrà la distribuzione della card con l'accredito spettante nei giorni successivi.
Pagamento di dicembre 2019, riceveranno la ricarica in data 27 dicembre tutti coloro che hanno fatto domanda entro il 31 ottobre 2019. Chi fa domanda a novembre, come detto, deve attendere l'elaborazione e le disposizioni di pagamento intorno a metà mese di dicembre. Il pagamento avverà invece alla metà di gennaio 2020 per chi farà domanda di reddito di cittadinanza a dicembre 2019. Per l'elaborazione e le disposizioni di pagamento bisognerà infatti aspettare in tal caso il 15 gennaio: anche l'anno prossimo il primo pagamento avverrà contestualmente alla consegna della carta.
Per tutti gli altri solito pagamento il 27 del mese.
Reddito di cittadinanza: quali prospettive nel 2020
Due giorni fa il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri in un'intervista a diMartedì ha ribadito che il reddito di cittadinanza farà parte del futuro prossimo dell'Italia: "Non aboliremo il reddito di cittadinanza, una misura universale di sostegno alla povertà e ai redditi più bassi esiste in tutta Europa ed è giusto che anche l'Italia la abbia - ha detto -. Ma stiamo da una parte rafforzando i controlli, e soprattutto dobbiamo intervenire per rafforzare il secondo pilastro, quello dell'avviamento al lavoro".
Proprio per quel che riguarda il lavoro; "investire nei Cpi, come stiamo facendo noi, è la via maestra per realizzare politiche attive efficaci". ha detto il ministro del lavoro, Nunzia Catalfo.
Quando si perde il reddito di cittadinanza
Avviene la decadenza dal Reddito di cittadinanza quando uno dei componenti del nucleo familiare beneficiario:
- non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;
- non sottoscrive il Patto per il lavoro ovvero il Patto per l’inclusione sociale;
- non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;
- non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti;
- non accetta almeno una di tre offerte di lavoro congrue oppure, in caso di rinnovo, non accetta la prima offerta di lavoro congrua;
- non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale oppure effettua comunicazioni mendaci producendo un beneficio economico del Reddito di cittadinanza maggiore;
- non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;
- venga trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente, ovvero attività di lavoro autonomo o di impresa, senza averlo comunicato.
Chiunque presenti dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute è punito con la reclusione da due a sei anni. È prevista, invece, la reclusione da uno a tre anni nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In entrambi i casi, è prevista la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito.