rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Italia

Reddito di cittadinanza e l'utopia dei 780 euro: lo studio che smonta le promesse del governo

Finirà al Sud il 63% di una misura che senza la creazione di posti di lavoro sarà puramente assistenziale. Inoltre i fondi non bastano: secondo le stime dell'associazione Svimez nelle tasche dei beneficiari finiranno molti meno soldi di quanto promesso dal governo

"La manovra varata dal governo favorisce il Mezzogiorno". È quanto afferma la Svimez, Associazione per lo sviluppo dell'industria nel Mezzogiorno, nell'ultimo rapporto pubblicato oggi in cui stima che l'impatto dei principali provvedimenti della legge di bilancio sarà di 0,3 punti di Pil per il Sud.

Lo studio stima che grazie alle norme contenute nella legge di bilancio approvata dal Governo e in discussione in Parlamento, nel biennio 2019-2020 il Sud potrà beneficiare di circa il 40% delle minori entrate e di oltre il 40% delle maggiori spese previste nella legge di bilancio. Nelle sue linee essenziali, quindi, la suddivisione territoriale delle misure (espansive) previste nella manovra essendo comparativamente maggiore del peso che il Sud ha in termini di Pil o popolazione, è a vantaggio dell'area.

La tipologia di spesa per la quale si prevede l'incremento più significativo è quella delle prestazioni sociali e dei consumi collettivi, sostenute dalle annunciate misure del pensionamento anticipato e dell'avvio del "Reddito di Cittadinanza".

Eppure, i conti del Governo non tornano e della misura promessa dal Movimento 5 stelle rischiano di finire nelle tasche degli italiani solo briciole: l'associazione Svimez stima che per i single il reddito di cittadinanza ammonterà a 255 euro, per salire a 700 euro per le famiglie numerose. Numeri lontani dai 780 euro al mese annunciati e per cui servirebbero 15 miliardi di euro (come stimato anche dall'Inps), molti di più degli 8 miliardi stanziati in finanziaria.

Ma ora vediamo punto su punto tutte le stime.

Intanto partiamo dalle promesse del governo. Il Movimento 5 stelle ha più volte spiegato come l'assegno spetterà solo a chi ha un Isee (familiare) inferiore a 9.360 euro. Inoltre tra i requisiti il governo prevede di riservare il sussidio solo a chi è senza lavoro o vive in uno stato di indigenza.

Chi ha diritto al reddito di cittadinanza

I 780 euro mensili (pari a 9.360 l’anno) andrebbero ai soli disoccupati, mentre coloro che, pur avendo un reddito, si trovassero al di sotto della soglia dei 780 euro, avrebbero diritto alla somma necessaria al raggiungimento di tale soglia. Analogamente a quanto previsto dal ReI, anche per beneficiare del reddito di cittadinanza bisogna partecipare a un piano di reinserimento nel mondo del lavoro, iscrivendosi ai centri per l’impiego

Il governo ha però fissato alcuni paletti per quanto riguarda i requisiti:

  • essere cittadini italiani o stranieri residenti in Italia da almeno 5 anni.
  • aver compiuto almeno 18 anni
  • essere disoccupati o percepire un reddito inferiore alla soglia di povertà Istat. 

Per ottenere il reddito di cittadinanza poi bisogna rispettare alcune regole: 

  • iscrizione a un centro per l'impiego
  • partecipazione a progetti di utilità sociale organizzati dal Comune di residenza per un massimo di 8 ore settimanali
  • accettare almeno uno dei primi tre lavori offerti dal centro per l'impiego, pena l'esclusione dal sussidio. Le proposte di lavoro però dovranno essere congrue al curriculum del candidato e a non più di 40 km dal luogo di residenza. 

Chi ha una casa di proprietà percepirà un assegno dimezzato: all'assegno di 780 euro sarà infatti sotratto il così detto affitto imputato. 

Fino a qui, ribadiamolo, le linee guida contenute nelle bozze delle norme che dovevano essere contenute nella manovra e che invece finiranno per confluire in un decreto collegato alla legge di bilancio 2019. Eppure le stime  forniti dal Governo scricchiolano alla prova dei numeri.

Il 63% del reddito di cittadinanza al Sud

svimez-2

Secondo quanto stima Svimez nell'ultimo rapporto sul Mezzogiorno il 63% del reddito di cittadinanza andrà ai cittadini residenti nel Sud Italia. Tuttavia i conti del governo non tornano: secondo l'associazione per assicurare il raggiungimento della soglia di 780 euro per tutti servirebbero 15 miliardi di euro.

In attesa dei dettagli della misura Svimez ha effettuato una stima di impatto del reddito di cittadinanza. Considerando una spesa pari a 8 miliardi di euro, al netto del miliardo destinato alla riqualificazione dei centri per l'impiego, la misura consentirebbe di ampliare significativamente la platea dei destinatari ma non di assicurare il raggiungimento della soglia dei 780 euro indicata dal Governo.

Reddito di cittadinanza, macché 780 euro

"In base alle nostre stime, il raggiungimento di tale soglia richiederebbe uno stanziamento di circa 15 miliardi di euro. Con le risorse attuali, prendendo a riferimento le famiglie con ISEE inferiore a 6.000 euro - pur tenendo conto che circa il 50% potrebbe avere una casa di proprietà - è possibile erogare a circa 1,8 milioni di famiglie, di cui il 52,2% nel Mezzogiorno, un sussidio compreso tra i 255 euro per una famiglia monocomponente e i 712 euro per una famiglia con 5 o più componenti".

Manovra 2019, effetto Sud

Ne deriva dunque una sostanziale distanza dall'obiettivo enunciato di garantire il raggiungimento della soglia dei 780 euro, ma d'altra parte un forte allargamento rispetto al ReI dei beneficiari riuscendo a coprire quasi integralmente l`universo delle famiglie in povertà assoluta.

La diversa intensità delle condizioni di povertà all`interno delle famiglie (distanza dalla soglia, numerosità dei nuclei, proprietà dell`abitazione), tra Nord e Sud, determina una distribuzione territoriale delle risorse che, secondo le nostre stime, avvantaggia il Mezzogiorno che assorbirà circa il 63% del Reddito di Cittadinanza.

"Considerando che i beneficiari del reddito di cittadinanza si concentreranno, prevalentemente ma non esclusivamente, al Sud, un primo limite è dato dal fatto che si tratta di una misura esclusivamente monetaria, neanche mitigata da meccanismi di premialità a chi integra il sussidio con redditi di lavoro, come avviene in altri Paesi".

Secondo Svimez l'efficacia di un sussidio monetario in zone, quali le periferie urbane, le aree interne del Sud come del Nord in cui sono estremamente deboli le strutture pubbliche che offrono servizi al cittadino, dipenderà dal collegamento tra il beneficio economico e la partecipazione a programmi di attivazione e di accettazione di offerte di lavoro. E ciò, nel Mezzogiorno soprattutto, rischia di non potersi realizzare per le attuali, scarse potenzialità dei Centri per l'impiego.

L'associazione inoltre chiarisce quello che era ben chiaro ai più, mettendolo nero su bianco: "Solo la effettiva disponibilità di posti di lavoro nelle aree meridionali può consentire di non trasformare questa misura in assistenziale".

Quanti sono i precari al Sud

Quanto Pil produce il Sud

Carfagna: "Il governo prende in giro gli italiani"

Carfagna:

"Il governo prende in giro gli italiani che soffrono e sono senza un reddito e si fa beffe proprio dei cittadini che più meriterebbero serietà e attenzione. Gli studi di Svimez contenuti nel rapporto appena presentato dimostrano che servirebbero 15 miliardi per mantenere la promessa di un sussidio da 780 euro per tutti, quasi il doppio di quanto stanziato da M5s e Lega nella Manovra. Chi resterà senza? E che cosa penseranno gli italiani quando, inevitabilmente, scopriranno la verità?". Così in una nota Mara Carfagna, vice presidente della Camera e deputata di Forza Italia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Reddito di cittadinanza e l'utopia dei 780 euro: lo studio che smonta le promesse del governo

Today è in caricamento