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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, a chi va il record delle domande accolte (mentre scoppia il caso navigator)

Sono 1,4 milioni le domande per il reddito di cittadinanza presentate finora, quasi 900mila quelle accolte, secondo i numeri aggiornati forniti dall'Inps. Napoli prima città d'Italia. Protesta dei navigator selezionati per la Campania, con Vincenzo De Luca che tuona contro il M5s

Reddito di cittadinanza, ecco i numeri. Le domande per il sussidio presentate al 15 luglio sono 1.401.225, di cui 895.220 accolte. Lo fa sapere l’Inps, nel suo aggiornamento periodico. E allora diamo un'occhiata ai numeri più nello specifico. La regione in cui le richieste sono maggiori è ancora la Campania (quasi 241.000), seguita dalla Sicilia (215.000). All’opposto, sono circa 1.800 quelle arrivate dalla Valle d’Aosta. Continua ad essere della provincia di Napoli il record in fatto di domande presentate e accolte riguardanti il reddito di cittadinanza.

Nel capoluogo partenopeo e nel suo hinterland sono state accettate 100.416 domande, su 142.764 presentate. Addirittura quasi doppiata la seconda provincia italiana in classifica, ovvero Roma con 54.202 domande di reddito accettate. Seguono Palermo (46.502) e Catania (35.027), e poi un'altra campana, Caserta (30.247). Successivamente Torino (30.136) e Milano (29.565). Ultima Bolzano, con soli 341 redditi di cittadinanza erogati.

Reddito di cittadinanza, "raggiunta solo la metà delle famiglie povere"

Ricordiamo che nella relazione tecnica del provvedimento, il governo aveva indicato una platea potenziale di 1,2 milioni di nuclei circa, per un totale di circa 2,7 milioni di persone raggiunte. In questi primi mesi, l'andamento delle domande per il reddito di cittadinanza ha però messo in evidenza un minore numero di richieste presentate e soprattutto una maggiore scaglionamento nel tempo, con la conseguenza di ridurre la necessità di finanziamento della misura. Risorse che il governo con l'ultimo decreto salva-conti ha utilizzato per ridurre il livello di deficit, venendo incontro alla richieste dell'Europa di correzione dei conti. Secondo Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, "solo il 49,13% delle famiglie povere assolute, pari a un milione e 822mila, ha avuto il reddito di cittadinanza, ossia meno della metà di chi ne avrebbe diritto e bisogno, considerato che non ha la possibilità di acquisire un paniere di beni e servizi che è considerato essenziale per uno standard di vita minimamente accettabile".

Perché in Campania è scoppiato il caso navigator

E mentre proseguono i controlli e le denunce contro i "furbetti" (stamattina vi parlavamo di un beneficiario del reddito di cittadinanza che lavorava in un cantiere edile abusivo), in Campania è scoppiato il caso navigator. Oggi i 471 idonei selezionati al concorso - coloro che dovranno guidare chi percepisce il reddito di cittadinanza nella ricerca di un lavoro - hanno protestato davanti alla sede della Regione Campania, a Napoli, per chiedere di poter iniziare il loro lavoro. Con loro c'erano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle. La manifestazione è stata indetta nei pressi di Palazzo Santa Lucia "per sostenere la loro battaglia contro la decisione del governatore De Luca di non firmare la convenzione con Anpal - l’Agenzia nazionale per il lavoro - che darebbe via libera all’assunzione di 471 giovani laureati, l’aliquota più alta d’Italia".

Perché Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, sta "bloccando" l'iter per i navigator? Il presupposto da cui parte De Luca è che, così come sono stati pensati, i navigator andranno ad ingrossare le fila del precariato. "Abbiamo un bacino di precariato con 3700 Lsu, 400 tavoli di crisi, 80 procedure di licenziamento collettivo oltre ai disoccupati storici - ha detto stamattina il governatore a Radio 1 -. Se con i navigator facciamo altri serbatoi di precariato e comitati di lotta, allora dico di no. Dopo due anni di formazione i navigator verranno mandati a casa. È un Paese serio questo?".

"Il ruolo dei navigator – sottolineano invece i consiglieri regionali M5s Valeria Ciarambino e Gennaro Saiello - è fondamentale per far decollare la seconda fase del reddito di cittadinanza, che consentirà di trovare un’occupazione stabile agli oltre 90mila percettori di reddito di cittadinanza nella sola Campania, incrociando domanda e offerta di lavoro. E’ evidente che l’unico obiettivo di De Luca sia quello di far fallire, nella regione con uno dei più alti tassi di disoccupazione d’Europa, la prima vera misura di politica attiva del lavoro realizzata negli ultimi trent’anni".

Il governatore campano alla fine cederà? Staremo a vedere.

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