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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, una famiglia su 4 prenderà meno di 160 euro al mese

Secondo le stime dell'Istat i beneficiari dovrebbero ricevere in media 5.053 euro annui, ovvero 421 euro al mese. I single rappresentano quasi la metà della platea. Gli stranieri si attestano al 12,4%

Altro che 780 euro. Tra le famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza una su quattro percepirà un assegno inferiore a 1.929 euro all'anno, ovvero circa 160 euro al mese. La metà delle famiglie riceverà invece un contributo superiore a 4.855 euro (404 euro al mese); mentre per la quota restante il beneficio sarà superiore a 7.560 euro, ovvero 630 euro mensili. I dati sono contenuti nel dossier dell'Istat, consegnato in occasione dell'audizione nelle commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera. Si tratta, è doveroso sottolinearlo, solo di stime dal momento che le domande partiranno solo domani.

Reddito di cittadinanza, l'importo medio per single e famiglie

Secondo le stime dell'Istituto di statistica i singoli costituiscono il 47,9% delle famiglie beneficiarie del reddito di cittadinanza (626.000) e riceveranno in media un sussidio di 4.485 euro.

Le coppie con figli minori sono invece 275.000 e percepiranno, in media, 6.470 euro (539 euro al mese). L'Istat sottolinea che ''per effetto della scala di equivalenza'' riceveranno meno delle famiglie con figli adulti, che arriveranno a 7.041 euro (587 euro al mese). L'Istituto conferma le stime precedenti della platea di possibili beneficiari del reddito (1,3 milioni di famiglie e 2,7 milioni di individui), correggendo però in modo lieve l'importo delle erogazioni. In media le famiglie dovrebbero ricevere 5.053 euro, ovvero 421 euro al mese (9 euro in più rispetto alle simulazioni effettuate a febbraio). Gli stranieri si attestano al 12,4% dei beneficiari.

Reddito, al sud la maggior parte dei beneficiari

Confermato anche il costo totale dell'operazione, pari a 6,6 miliardi di euro, e la distribuzione dei beneficiari sul territorio: 753.000 famiglie al sud; 333.000 famiglie al nord; 222.000 al centro. Considerata la diversa composizione delle famiglie nelle tre aree territoriali il sussidio sarà pari a 5.182 euro l'anno nel mezzogiorno, 4.853 euro al nord e 4.919 euro al centro.

L'obbligo di adesione al Patto per il lavoro per 1 beneficiario su 3

Inoltre solo 1 beneficiario su 3 del reddito di cittadinanza sarà obbligato ad aderire al Patto per il lavoro. Gli altri 2 potranno usufruire del sostegno economico senza alcun vincolo lavorativo. E' quanto emerge dalle simulazioni dell'Istat sul decretone, presentate in occasione dell'audizione nelle commissioni Lavoro e Affari sociali della Camera. In numeri, la platea delle persone che potrà accedere al beneficio è composta da 2,7 milioni; di queste, sono circa 900.000 coloro che hanno un'età compresa tra 18 e 64 anni, che saranno obbligate a sottoscrivere il patto per il lavoro.

Rispetto alle 900.000 persone che per beneficiare del reddito di cittadinanza dovranno aderire al patto per il lavoro, circa 600.000 ha la licenza media o nessun titolo di studio. Si tratta prevalentemente di disoccupati (492.000) e casalinghe (373.000). In gran parte si tratta di cittadini italiani (circa 760.000), mentre sono circa 100.000 gli extra comunitari.

Reddito di cittadinanza, come fare domanda

Mercoledì 6 marzo via alle domande per ottenere il sussidio. Le domande potranno essere presentate sia alle Poste che nei Caf, ma ovviamente chi ha dimestichezza con internet e i pc potrà fare richiesta anche on line. I Caf si preparano già a reggere l'urto delle richieste, così come Poste Italiane che ha invitato i potenziali beneficiari a presentare le domande per il Reddito di cittadinanza basandosi sull'ordine alfabetico che, da domani 6 marzo, inizia quindi con le lettere 'A' e 'B' per terminare con 'S' e 'Z' mercoledi' 13 marzo. Quella dell'azienda è comunque solo una indicazione che ha l'obiettivo di una "migliore gestione delle richieste". Infatti tutte le domande saranno accettate al di là del giorno di presentazione, ovvero anche se il cliente dovesse presentarsi allo sportello in un giorno diverso da quello previsto da calendario: la precisazione è contenuta nello stesso avviso.

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