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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Reddito di cittadinanza, con i nuovi paletti fuori un milione di famiglie

Platea di beneficiari più ristretta. Si terrà conto di un altro parametro: il reddito familiare, ossia le entrate monetarie della famiglia. Ma per Pasquale Tridico le nuove misure combatteranno "i divanisti"

Le norme sul reddito e le pensioni di cittadinanza che dovranno essere recepite in un decreto legge che il governo ha intenzione di adottare entro la metà di gennaio, iniziano a prendere forma. I primi assegni, salvo intoppi, dovrebbero arrivare ad aprile, giusto in tempo per le elezioni europee. Ma tra paletti sull'Isee, doti fiscali da portare a chi assume, condizioni sulle offerte di lavoro e molto altro, quella del reddito di cittadinanza è una questione a tratti ancora oscura. Il Messaggero - in un articolo a firma Andrea Bassi e Luca Cifoni - racconta oggi una bozza del provvedimento e della relazione tecnica sul reddito di cittadinanza che sembra portare non poche novità rispetto alle formulazioni precedenti della norma, a cominciare dalla platea dei beneficiari: i nuclei familiari che saranno assistiti saranno 1,375 milioni per un esborso di 6 miliardi nel primo anno e di 8,1 miliardi negli anni successivi. Nelle prime simulazioni i nuclei assistiti erano 2,267 milioni. Una platea, dunque, molto più ristretta. 

Reddito di cittadinanza: i nuovi requisiti

Ma c’è di più. Secondo quanto scrive il quotidiano romano, "l’articolo 2 della bozza di provvedimento, quello in cui sono indicati i requisiti per l’accesso sia al Reddito che alle pensioni di cittadinanza, spiega che per ottenere l’aiuto bisogna avere un Isee massimo di 9.360 euro. Non solo. Esclusa la prima casa, non si potrà possedere un patrimonio immobiliare superiore a 30 mila euro. Inoltre, non si potranno avere depositi in conto corrente o altri valori mobiliari come azioni o obbligazioni, oltre 6 mila euro. Questa soglia è aumentata di 2 mila euro per ogni componente ulteriore della famiglia fino ad un massimo di 10 mila euro. Se nel nucleo ci sono dei disabili, la somma può essere aumentata di altri 5 mila euro". La vera novità, però, è che oltre al reddito ai fini Isee, si terrà conto anche di un altro parametro: il reddito familiare, ossia le entrate monetarie della famiglia.

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Per chi percepisce il Reddito, questo parametro è fissato in 6 mila euro all’anno, incrementati del 40% (2.400 euro) per ogni componente maggiorenne e di 1.200 euro per ogni componente minorenne della famiglia, fino ad un massimo di 12.600 euro. Se la famiglia risiede in un’abitazione in affitto, la soglia di partenza è elevata a 9.360 euro. Per avere diritto alla pensione di cittadinanza, invece, il reddito annuo non potrà superare i 7.560 euro. Altri paletti riguardano invece, il possesso di auto, moto e imbarcazioni.

Reddito di cittadinanza: anche l'auto o la moto diventano un paletto

Le regole non finiscono qui, sempre secondo Il Messaggero che ha potuto visionare una bozza del provvedimento e della relazione tecnica: nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo, o avere la disponibilità, di autoveicoli immatricolati per la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta del Reddito. E comunque non si possono possedere auto superiori ai 1.600 centimetri cubi di cilindrata a prescindere dall’anno di immatricolazione. Per le moto il limite è fissato a 250 centimetri cubi e non devono essere state immatricolate nei due anni antecedenti la richiesta del sussidio.

Tridico: "Vi spiego perché il reddito di cittadinanza combatterà i divanisti"

E intanto proprio oggi Pasquale Tridico, consigliere economico di Di Maio e papà della misura tanto cara ai 5 Stelle, in un'intervista al quotidiano La Verità ha affermato: "A gennaio arriverà l'articolato definitivo in Consiglio dei Ministri. Poi diventerà un decreto legge con il normale iter parlamentare. Potrà presentare domanda chiunque abbia un Isee medio di 9.360 euro. La prima casa non intaccherà il reddito. Lo ridurrà solamente: ha diritto al reddito anche chi oltre alla prima casa ha una proprietà il cui valore non superi i 30mila euro. Inoltre se hai più di 8mila euro sul conto corrente, con riferimento all'anno precedente all'introduzione del reddito, non puoi accedere". I "furbetti", garantisce il professore dell'Università Roma Tre, non avranno vita facile: "Abbiamo una norma anti divorzio-truffa, con il controllo incrociato di Comune, Inps, e agenzia delle entrate. Tre setacci a cui non scappa nessuno. Inoltre abbiamo previsto da uno a 6 anni di condanna per i percettori indebiti e i loro complici".

Quanto alla dote per le imprese, il cosiddetto gettone di portabilità, il funzionamento secondo Tridico sarà il seguente: "Chi assume un percettore a tempo indeterminato, prende uno sgravio per la durata rimanente del reddito. Quindi se hai usufruito per 5 mesi, tu lavoratore porti con te una dote di 13 mesi. Questo creerà un meccanismo virtuoso: l'impresa se è furba andrà a caccia dei più giovani con la dote più alta. Un neolaureato diventa superappetibile". Dalla misura nascerà un nuovo lavoro, quello del navigator, colui che troverà lavoro agli altri: "Ne prenderemo 30mila. 4 mila il primo anno. Sarà la più grande assunzione per un servizio di pubblica utilità della storia italiana", assicura Tridico.

Ma il vero nodo della questione saranno i criteri di accettazione e rifiuto delle offerte di lavoro, e soprattutto da quanto lontano da casa potranno arrivare: "Se ne potranno declinare solo tre, al terzo no sei fuori. Sulla territorialità, alla fine ci sarà un mix. Sei disoccupato da 6 mesi? Puoi rifiutare fino a 250 km, sei disoccupato da più di 12 mesi? Potrai rifiutare un lavoro solo sopra i 500 km. Altrimenti, se dici di no perdi il reddito".
 

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