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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Messina

Reddito di cittadinanza, il pescivendolo col sussidio lavora (in nero) al supermercato

Controlli della polizia municipale di Messina: scoperto un nuovo "furbetto" del reddito di cittadinanza. E a Livorno una 40enne ha percepito il sussidio per nove mesi senza essere residente in Italia. Cosa succede se si viene scoperti

Per chi percepisce il reddito di cittadinanza non vige il divieto di iniziare un'attività lavorativa. I dati relativi all'impiego, però, devono essere comunicati entro trenta giorni all'Inps, al fine di consentire all'istituto previdenziale di revocare, sospendere o rideterminare l'importo dell'assegno erogato. Diverso, invece, il discorso per chi lavora in nero: in quel caso i percettori, se scoperti, oltre a vedersi sospendere l'assegno dovranno restituire quanto indebitamente percepito.

Reddito di cittadinanza, cosa hanno scoperto a Messina

E' il caso, quest'ultimo, di un uomo di Messina scoperto dalla polizia municipale nel corso di un'attività di controllo: titolare del reddito di cittadinanza e di una pensione di inabilità al lavoro (concessa in presenza di assoluta e permanente impossibilità di svolgere qualsiasi attività lavorativa a causa di infermità o difetto fisico o mentale), lavorava in nero in un supermercato come pescivendolo. Ne dà notizia il quotidiano La Gazzetta del Sud. "Abbiamo anche eseguito verifiche nei confronti di parcheggiatori abusivi, che oltre ad essere sanzionati sono stati anche allontanati applicando l’ordinanza del Daspo urbano e dopo una verifica con la Regione, due parcheggiatori su quattro sono risultati percettori del reddito di cittadinanza e quindi sanzionati", ha detto l'assessore con delega alla Polizia Municipale e Politiche del Lavoro Dafne Musolino. L'attività è il risultato dei controlli messi a punto dalla polizia locale nell'ambito di un'intesa con l'Inps per il contrasto al lavoro nero e alla percezione indebita di forme di assistenza quali appunto il reddito di cittadinanza.

Due casi di furbetti del reddito di cittadinanza a Livorno

Controlli serrati, dunque, per scovare i furbetti che percepiscono il sussidio senza averne diritto. Come quelli effettuati dalla Guardia di Finanza di Livorno: le Fiamme gialle hanno scoperto una 40enne livornese dal mese di maggio 2019 ha percepito il reddito di cittadinanza senza averne titolo. La donna, all'atto dell'istanza, non possedeva il requisito della residenza (continuativa) negli ultimi due anni in Italia, stante la cancellazione dall'Aire (Anagrafe degli italiani residenti all'estero) avvenuta un anno prima. La donna è stata segnalata all'Inps per la revoca del beneficio. Non potrà essere richiesto prima di dieci anni. Sempre nel livornese, un ristoratore dell'isola d'Elba aveva in organico cinque lavoratori in nero: uno di essi, un cameriere, percepiva il reddito di cittadinanza e altri due facevano parte di nuclei familiari che ricevevano il sussidio.

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