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Sabato, 25 Marzo 2023
Economia

Reddito di cittadinanza, settembre è "al rallentatore": perché rischia di slittare tutto

Tutti ora riceveranno la convocazione attraverso varie "modalità", quindi anche sms o email. Ma solo a ottobre è realistico pensare che ci saranno le prime offerte di lavoro. I controlli a sorpresa continuano a colpire i furbetti: l'ultimo caso in una struttura per anziani

Reddito di cittadinanza sempre al centro dell'attenzione mediatica e del dibattito. I controlli a sorpresa continuano a colpire i furbetti. E sul fronte delle offerte di lavoro per i beneficiari del reddito di cittadinanza c'è qualche nuovo ostacolo (forse non del tutto imprevisto): i tempi si allungano di parecchio.

Ma partiamo da quel che è accaduto in Sicilia. Se i carabinieri non avessero effettuato un controllo in quella struttura sanitaria di accoglienza per anziani a Realmonte (Agrigento) dove lavorava in nero, forse, l'avrebbe fatta franca e continuerebbe a intascare il reddito di cittadinanza. Una donna di 40 anni di Porto Empedocle lavorava come inserviente senza un regolare contratto, e percepiva ogni mese alcune centinaia di euro al mese di reddito di cittadinanza.

Reddito di cittadinanza, partono i controlli a 360 gradi: chi finisce nel mirino della Finanza

Per lei è finita male: è stata denunciata con l'accusa di truffa ai danni dello Stato e le è stata sequestrat la "card" che consente di incassare mensilmente il reddito di cittadinanza. E' scattata anche la multando nei confronti del datore di lavor, per averla impiegata senza un regolare contratto. I carabinieri della locale stazione avevano deciso di fare il controllo per verificare le condizioni igienico sanitarie e di lavoro all'interno della struttura. "I controlli nello specifico settore, coordinati dal Comando Provinciale dell'Arma di Agrigento, proseguiranno in modo costante, a cura delle Stazioni Carabinieri dislocate capillarmente in tutti i comuni della provincia", dicono gli investigatori. Si sta dimostrando efficace e capillare la "macchina dei controlli".

Vale la pena ricodare che chiunque presenti dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute è punito con la reclusione da due a sei anni. È prevista, invece, la reclusione da uno a tre anni nei casi in cui si ometta la comunicazione all’ente erogatore delle variazioni di reddito o patrimonio, nonché di altre informazioni dovute e rilevanti ai fini della revoca o della riduzione del beneficio. In entrambi i casi, è prevista la decadenza dal beneficio con efficacia retroattiva e la restituzione di quanto indebitamente percepito.

Reddito di cittadinanza, offerte di lavoro a ottobre (forse)

Per il reddito di cittadinanza questi di inizio settembre sono giorni molto importanti. Da ieri sono partite le chiamate ai beneficiari.  E' partita la fase 2 del reddito di cittadinanza, quella di attuazione. Di fatto chi percepisce il reddito di cittadinanza sarà inserito nel percorso per la ricerca di un posto di lavoro. Attenzione: come abbiamo segnalato più volte, la convocazione ai centri per l'impiego non sarà destinata solo all’intestatario che percepisce il reddito di cittadinanza, ma anche a tutti i maggiorenni della famiglia non occupati o che non frequentano un regolare corso di studi.  Nei prossimi mesi saranno recapitate fino a tre offerte di lavoro. Nel primo anno viene definita congrua la prima offerta se entro 100 chilometri o raggiungibile in un'ora e quaranta minuti con i mezzi pubblici, la seconda entro i 250 chilometri e la terza in tutta Italia. Dopo un anno di reddito di cittadinanza però la distanza congrua per la prima offerta di lavoro passa a 250 chilometri dalla residenza.

Va però specificato che le convocazioni dei percettori di reddito di cittadinanza non prevedono immediatamente offerte di lavoro: ancora non se ne parla. Infatti il patto del lavoro, come spiegano a Repubblica gli operatori del centro per l’impiego di via Cesarea a Genova, ancora non esiste:  il portale realizzato da Anpal "sembra una scatola (quasi) vuota" mentre i navigator sono ancora alle prese con i corsi di formazioni e "saranno operativi da ottobre". La macchina operativa è in ritardo

Gli addetti ai lavori parlano di un “patto provvisorio” che potrebbe essere pronto a fine mese e che finalmente darebbe il via effettivamente alla seconda fase relativa all’occupazione e non solo all’integrazione al reddito

Insomma, per il lavoro vero e proprio tocca aspettare. Ora i beneficiari saranno convocati per firmare il patto del lavoro e creare un profilo professionale: nulla di più.

Reddito di cittadinanza, si entra nel vivo: "L'emozione è tanta"

"Entriamo nel vivo dell'innovazione che abbiamo voluto per il welfare del Paese e l'emozione è tanta. Il nostro incoraggiamento, del ministero del Lavoro, va oggi a tutto il personale dei centri per l'impiego, ai neoassunti navigator e ai primi 704 mila nuclei percettori di reddito di cittadinanza che stanno per essere convocati per la sottoscrizione  del Patto per il Lavoro"' commenta il sottosegretario per il Lavoro e le Politiche Sociali, Claudio Cominardi. "Le politiche attive del lavoro ripartono dalle persone, oltre tre milioni sono quelle interessate, si mettono in ascolto delle loro esperienze e competenze per individuare dove nei nostri territori possano dare i loro frutti migliori. I navigator passano alla formazione sul campo iniziando lo scambio reciproco di conoscenze con i colleghi dei centri per l'impiego", continua Cominardi.

Reddito cittadinanza, la convocazione tramite chiamata, sms o email

Entro quanti giorni arriverà la convocazione? "Da qui ai prossimi trenta giorni ciascun beneficiario del reddito di cittadinanza avrà in mano molto più di un accordo, è la promozione del suo diritto al lavoro che si concretizza, una garanzia tangibile di protezione sociale che si impegnerà anch'egli a rispettare nel segno di un legame solidale tra cittadini e istituzioni", conclude. Un mese di tempo quindi.

Entro inizio ottobre tutti avranno ricevuto la convocazione. I centri per l’impiego hanno 30 giorni di tempo per convocare i soggetti interessati: potranno utilizzare qualsiasi "modalità" di chiamata, quindi anche sms o email. Chi non la fornito la email, potrebbe essere chiamato affinché fornisca un indirizzo di posta elettronica.

Reddito di cittadinanza e navigator: al Sud si devono "impegnare di più"

La convocazione arriva dopo una serie di ritardi: la norma prevede che la ricerca di lavoro cominci 30 giorni dopo il pagamento, per i primi beneficiari siamo a cinque mesi.  Anpal Servizi ha già spiegato che la gran parte dei soggetti avviabili al lavoro risiede nelle principali regioni del sud Italia; circa il 65% dei beneficiari infatti proviene da Campania (178.370), Sicilia (162.518), Calabria (64.057) e Puglia (50.904).

In quste regioni i navigator dovranno "impegnarsi di più" perché la distribuzione dei percettori del Reddito di cittadinanza destinatari di politiche attive riflette fatalmente lo scenario occupazionale. E così, rispetto ad una media nazionale che vede 236 disoccupati in carico ad ogni navigator, al sud il rapporto varia dai 379 di Campania e Sicilia ai 377 della Calabria, "mentre all’opposto si trovano ad esempio Lombardia e Veneto dove ciascuno dei navigator previsti dovrà fornire assistenza tecnica a 102 disoccupati".

Navigator Campania: appello a Conte, Zingaretti e Di Maio

Il consigliere comunale e provinciale Dema di Salerno, Dante Santoro scrive una lettera al premier Giuseppe Conte, a Nicola Zingaretti e Luigi Di Maio per chiedere di sbloccare la situazione dei Navigator campani che vedono ostacolata la loro assunzione dalla mancata firma del governatore Pd della Regione Campania, Vincenzo De Luca: "Sarebbe bellissimo se le forze politiche del costituendo nuovo governo potessero dare un segnale forte garantendo il diritto al lavoro dei circa 500 vincitori di concorso per Navigator in Campania, unici non assunti in Italia a causa del ricatto politico del governatore pro tempore della Regione".

"La situazione grottesca vissuta da 500 vincitori di concorso pubblico, che hanno iniziato uno straziante sciopero della fame con situazioni di disperazione e grave disagio familiare - prosegue Santoro - sta portando danno anche ai 90mila percettori del reddito di cittadinanza in Campania che vedono negato il loro diritto ad essere inseriti nel mondo del lavoro". "Pertanto - spiega ancora il consigliere comunale e provinciale di Salerno - ho deciso di scrivere una lettera al premier Giuseppe Conte ed ai due capi politici del Pd e del Movimento 5 Stelle, perché possano dare priorità a questa situazione come prima azione del nuovo governo giallorosso, liberando più di 90mila vittime dell' arroganza politica a cui stiamo assistendo in questi giorni. Spero venga accolta questa richiesta, sarebbe un inizio incoraggiante per questa nuova fase politica del nostro Paese". "Nel frattempo - conclude Dante Santoro - dopo aver presentato mozioni in favore dei Navigator al Comune di Salerno ed alla Provincia, continuiamo a non abbassare la guardia su questa situazione di violazione dei diritti che non ha precedenti negli ultimi anni. Spero in un intervento del nuovo governo, saremmo pronti alle barricate per non abbandonare questa gente".

Reddito di cittadinanza, chi riceverà la chiamata e chi resta "non occupabile"

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