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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Ddl Povertà, approvato il reddito di inclusione

Il Senato ha dato il via libera al ddl delega di contrasto alla povertà che punta a introdurre il "reddito di inclusione". Interesserà circa 400mila nuclei familiari con minori a carico, pari a un milione e 77mila persone

ROMA - Via libera del Senato al ddl delega di contrasto alla povertà che punta a introdurre il "reddito di inclusione", una misura "unica a livello nazionale", con "carattere universale" e "condizionata" alla "prova dei mezzi" attraverso l'Isee e che, secondo stime del governo, potrà interessare circa 400mila nuclei familiari con minori a carico, pari a un milione e 77mila persone. I voti a favore sono stati 138, i contrari 71 e le astensioni 21.

COS'E' IL REDDITO DI INCLUSIONE - Un sostegno economico legato a doppio filo con politiche attive per il lavoro: potrà accedere al reddito di inclusione, infatti, chi aderisce "a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa".

ORA PALLA AL GOVERNO - Il provvedimento è in seconda lettura e non è stato modificato a Palazzo Madama e dunque ha ottenuto il via libera definitivo del Parlamento. Ora il governo dovrà varare il decreto di attuazione della delega che definirà nel dettaglio i requisiti per l'accesso al reddito di inclusione.

COSA ACCADRA' ORA - "Oggi abbiamo approvato la prima legge nazionale di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale, il riordino delle prestazioni assistenziali e il rafforzamento del coordinamento degli interventi sui servizi sociali, voluta fortemente dal governo Renzi. L'esecutivo Gentiloni sta già lavorando ai decreti attuativi, perché il reddito di inclusione possa presto diventare una realtà, nel modo concreto che ci contraddistingue". Lo ha detto la senatrice del Pd Nicoletta Favero, segretaria della commissione Lavoro.

CHI NE AVRA' DIRITTO - "Secondo l'Istat - ha proseguito Favero - dall'inizio della crisi nel 2007 le persone in povertà assoluta in Italia sono aumentate del 155 per cento, passando da 1,8 milioni, ai 4,6 milioni. E' chiaro che questi dati meritano una riflessione. Intanto, con la misura del reddito di inclusione si prevede di coprire, entro la fine dell'anno, circa 400 mila famiglie, attraverso lo stanziamento di 1,6 miliardi per il 2017, che diventeranno 1,8 miliardi negli anni successivi. L'obiettivo è estendere il sostegno a tutte le persone in povertà assoluta, in modo progressivo".

SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE - "In questo senso - ha spiegato Favero - il governo ha accolto alcuni miei ordini del giorno che prevedono misure contro la cosiddetta trappola della povertà, con un'erogazione di una quota del beneficio per un periodo di tempo iniziale, qualora i beneficiari accedano al mercato del lavoro, ma non possano permettersi di condurre una vita libera e dignitosa. Tra le altre misure, vi sono quelle in sostegno di famiglie, con figli conviventi a carico fino a 25 anni di età e in favore di disabili e non autosufficienti, a rischio povertà. Un altro ordine del giorno invita a valutare i costi dell'abitare nell'ammontare del beneficio economico riconosciuto dal provvedimento. Infine è previsto il potenziamento dell'offerta dei servizi sociali con risorse adeguate e l'aumento del numero degli operatori, per i quali è opportuna la realizzazione di attività formative e la garanzia dell'accesso ai dati del sistema informativo dei servizi sociali" ha concluso Favero.

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