rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Dopo il Referendum tengono le Borse: tremano solo i titoli bancari

Come ipotizzato dagli analisti, all'apertura delle Borse i titoli bancari italiani hanno iniziato la loro discesa: preoccupa il -7 percento con cui ha aperto Mps

Le banche restano, come da attese, le sorvegliate speciali a Piazza Affari dopo la vittoria del No al referendum e le dimissioni del premier Matteo Renzi. Nonostante l'indice milanese viaggi sulla parità, senza particolari scossoni, i titoli bancari segnano decise flessioni, con il mercato che ora teme per il successo del piano di rafforzamento patrimoniale del Monte dei Paschi. Unicredit è maglia nera, con un calo del 4,1%, seguita da Bpm (-4%), Banco Popolare (-3,7%), Mediobanca (-2,3%) e Intesa Sanpaolo (-1,6%). Mps perde l'1,5%.

Il dopo-referendum "è cruciale per le banche italiane", scrive Credit Suisse nel reporto odierno, "l'incertezza e l'instabilità politica sono notizie negative per il settore, alle prese con piani di ricapitalizzazione e con il fardello di crediti deteriorati in portafoglio. I titoli bancari italiani hanno sottoperformato del 13% la media europea negli ultimi tre mesi ma, nonostante ciò, l'ampia vittoria del No non è ancora stata prezzata".

LA LUNGA NOTTE DELLO SPOGLIO: LA DIRETTA DI TODAY.IT

CHI SARA' IL PROSSIMO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO?

GOVERNO TECNICO: I TRE NOMI CALDI

Scrutinate tutte le sezioni in Italia: i dati definitivi

Tra gli italiani all'estero vince il Sì

Il discorso di Renzi che annuncia le dimissioni

Le lacrime di Maria Elena Boschi

"Il risultato della consultazione - spiegano gli analisti di Kempen Capital Management - potrà tuttavia formare un ostacolo per la ricerca di una soluzione ai problemi del settore bancario italiano. Per le banche in difficoltà, quali il Monte e Unicredit, sarà più difficile reperire sul mercato le risorse di capitale necessarie". La ricapitalizzazione di Mps "diventa più sfidante, l'incertezza riduce l'incentivo dei potenziali anchor investor a partecipare", scrivono gli analisti di Equita Sim. Il mercato, e forse anche i regolatori, metterà pressione alle altre banche per realizzare - dato il precedente Mps - un profondo piano di derisking sugli Npl".

"La situazione sui mercati è calma: ora è urgente che ci sia un nuovo governo in Italia e spero che confermerà le riforme, anche se il popolo italiano non ha accolto la modifica costituzionale", oggetto del referendum di ieri, e comunque "non c'è ragione di parlare di 'eurocrisi'". Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, al suo arrivo alla riunione dell'Eurogruppo oggi a Bruxelles. "Dal punto di vista economico e politico, l'Italia deve continuare sulla strada intrapresa da Renzi tre anni fa", ha aggiunto il ministro tedesco, ricordando poi che il Paese "ha molta esperienza delle crisi di governo e potranno fronteggiare questa crisi: non ho timori - ha concluso Shaeuble - e penso che i responsabili sanno quello che deve essere fatto".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Dopo il Referendum tengono le Borse: tremano solo i titoli bancari

Today è in caricamento