La carta di Renzi in vista delle elezioni: "Pronto il taglio dell'Ires"

Matteo Renzi ha in serbo una mossa a sorpresa in vista delle elezioni amministrative del 5 giugno. Uscito malconcio dal caso Guidi, assediato dalle opposizioni e dalla minoranza interna, preoccupato dai dati sull'economia (secondo il Fmi nel 2016 il Pil crescerà solo dell'1% contro l'1,2 previsto dal governo), per uscire dall'angolo il premier ha deciso di puntare (ancora una volta) su una decisa riduzione delle tasse.

Questa volta - come riportato in esclusiva dal Foglio - la sforbiciata riguarderà l'Ires, l'imposta sul reddito delle società, la cui aliquota dovrebbe scendere dal 27.5% al 24,5%. L'operazione costerà tra i 2,4 e i 3,6 miliardi di euro e sarà finanziata da tagli alla spesa e non da nuove spese.

L'annuncio, salvo sorprese, dovrebbe arrivare nella settimana tra il 16 e il 22 maggio. La strada per una riduzione dell'imposta sul reddito, da attuarsi nel 2017, era stata già tracciata nelle legge di Stabilità ma ora, scrive il direttore del Foglio Claudio Cerasa, il premier vuole accorciare i tempi: 

sia per dare una frustata al cavallo dell’economia (l’Ires al 24,5 per cento sarebbe a un livello inferiore anche rispetto all’aliquota vantaggiosa di cui gode oggi la Spagna) sia per creare nella testa degli elettori la stessa sensazione positiva suscitata nel 2014.