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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Rider in piazza in Italia (e in tutta Europa): "Il tempo dell'attesa è finito"

I rider manifestano nelle principali piazze d'Italia nella prima iniziativa di mobilitazione pensata in contemporanea in più di 35 città d'Europa: chiedono "un salario dignitoso"

Una mobilitazione massiccia e variegata: cortei (in bici, ovviamente, è lo strumento di lavoro di molti di loro), feste a tema, presidi e manifestazioni. Così i rider italiani scioperano oggi nelle principali piazze d'Italia in quella che è la prima iniziativa di mobilitazione pensata e attuata in contemporanea in più di 35 città d'Europa. Una data simbolica, quella scelta dall'internazionale dei fattorini europei lo scorso ottobre, che fa coincidere la mobilitazione con il compleanno di Mister Deliveroo, Will Shu, Ceo e cofondatore di una delle piattaforme del food delivery tra i big mondiali della gig economy, che compirà 39 anni.

Si prova così a riaccendere i riflettori sulla situazione dei ciclofattorini "per ottenere diritti e dignità che le piattaforme continuano a negare ovunque", come spiega all'Adnkronos Marco Marrone, di Riders Union Bologna. "Il tempo dell'attesa è finito", è lo slogan che riunisce i circa 1000 fattorini italiani che scendono in piazza, e che, al di là delle singole realtà territoriali, girano al governo un lungo elenco di richieste al momento ancora inevase.

Rider: "Chiediamo salario dignitoso"

"Chiediamo - dice ancora Marrone - che si arrivi al più presto alla definizione di una soluzione, per legge o per contratto, che garantisca un salario orario dignitoso, sulla falsariga di quanto prevede il contratto della Logistica; un'assicurazione Inail al 100%; contributi Inps che diano accesso all'indennità di disoccupazione; un monte ore garantito e libertà sindacali". Temi appunto ancora attuali considerato che non trova ancora la quadra, dopo 8 mesi di trattative, il confronto voluto dal governo tra piattaforme, rider e sindacati sulle nuove tutele da garantire a questi lavoratori.

E dopo l'ennesima fumata nera nell'ultimo incontro tra le parti del 7 novembre scorso, il pallino sta nelle mani del ministro dello Sviluppo, Luigi Di Maio, che dovrà presentare una proposta "in grado di sintetizzare le diverse posizioni finora emerse". Al momento però, anche se la deadline individuata dal Mise fissa entro dicembre una possibile soluzione, non è imminente nessun nuovo incontro: la 'diplomazia' è comunque al lavoro e proseguono i contatti e gli incontri informali per arrivare a un possibile testo di accordo. Si chiude entro dicembre? "Mah, il problema sono le piattaforme che stentano a riconoscere una rappresentanza per i rider. Vedremo cosa farà il governo", conclude Marrone.

"Solo promesse e annunci, noi dimenticati da Di Maio": la delusione dei rider

La protesta dei rider (FOTO ANSA)

Quanti sono i rider in Italia

Più o meno 10mila, giovani o giovanissimi, che in genere portano cibo a domicilio come “lavoretto” per arrotondare, magari durante il percorso di studi, prendendo in media circa 12,5/12,8 euro lordi l'ora e che lo fanno per pochi mesi per poi passare ad altro. È la fotografia dei “rider”, i lavoratori della gig economy che si occupano delle consegne a domicilio. I dati sono stati illustrati la scorsa estate al Festival dell'Economia di Trento da due dei maggiori player del settore del food delivery, Deliveroo e Foodora, nel corso di un confronto proprio sui nuovi lavori della Gig Economy. 

Deliveroo, ha spiegato il country manager per l'Italia Matteo Sarzana, "ha più di 2mila rider" nelle 17 città dove è presente: "Il 78% è under 30. In media le ore lavorate sono 10 e più della metà sta con noi meno di 4 mesi". Solo il 17% resta tra i 6 mesi e un anno mentre appena il 15% lavora per la piattaforma più di 12 mesi. "Metà dei rider sono studenti, un terzo lo fa come secondo lavoro, anche per altre piattaforme e solo 1 sesto dichiara di non essere occupato". L'inquadramento è con la collaborazione occasionale con ritenuta d'acconto e la paga media oraria è di 12,80 euro l'ora.

Numeri simili per Foodora Italy, come ha mostrato il ceo Gianluca Cocco: "I nostri rider sono inquadrati come cococo, quindi con le tutele previste da quel contratto, e il compenso è fissato a 5 euro a consegna, inclusivo di contributi, su base oraria viene proiettato a 12,50 euro l'ora. 9 su 10 ha tra 18 e 34 anni, circa 8 su 10 sono studenti o lavoratori che vedono questa come una attività integrativa e le ore lavorate per circa 8 su 10 non superano le 25 ore settimanali. Quasi 9 su 10 si dicono soddisfatti o neutrali".

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