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Martedì, 16 Aprile 2024
imprevisti / Rovigo

Il maltempo rallenta il più importante rigassificatore italiano: in Italia ora c'è meno gas

L'impianto Adriatic Lng al largo di Porto Levante, in Veneto, ha notevolmente ridotto la sua attività a causa delle condizioni meteo: cosa succede se arriva meno gas dai rigassificatori

L'Adriatic Lng, il più importante impianto di rigassificazione del Gnl in Italia, ha dovuto tagliare le attività a causa delle condizioni meteo. Il suo apporto al fabbisogno di gas italiano è fortemente ridimensionato, e alla lunga potrebbe essere un problema. La diminuzione del gas imesso in rete dall'impianto di rigassificazione nel Mar Adriatico è evidente dai dati a disposizione, ma Today ha contattato il terminal che ha confermato la riduzione delle attività di rigassificazione. Dopo un processo di crescente indipendenza dal gas russo, l'Italia sta puntando molto sul Gnl, il gas naturale liquefatto, che negli impianti di rigassificazione viene trasformato dallo stato liquido a quello solido. Il governo prevede di attivare nel 2023 l'impianto di Piombino e nel 2024 quello di Ravenna: l'apporto del Gnl sarà di vitale importanza in assenza di gas dalla Russia, ma i problemi improvvisi dell'Adriatic Lng mostrano la necessità di completare la strategia di diversificazione per avere altri impianti a disposizione.

L'Adriatic Lng: come funziona il rigassificatore nell'Adriatico 

L'Adriatic Lng è un impianto di rigassificazione offshore situato nel Mar Adriatico, a circa 15 km al largo della costa di Porto Levante, frazione di Porto Viro, in provincia di Rovigo. Il terminale è collegato alla rete di distribuzione del gas nazionale tramite un metanodotto di circa 25 chilometri che arriva fino a Cavarzere, in provincia di Venezia. Appoggiato sul fondo marino a una profondità di circa 29 metri, il terminal è una piattaforma lunga complessivamente 375 metri e larga 115. Il ponte principale è a 18 metri sopra il livello del mare. L'impinato è gestito da Adriatic Lng, società partecipata da Snam, Qatar Petroleum ed ExxonMobil, ed è entrato in esercizio nella seconda metà del 2009.

Il rigassificatore nel Mar Adriatico al largo di Rovigo

L'impianto di rigassificazione Adriatic Lng è il più importante in Italia: con una capacità di rigassificazione di 9 miliardi di metri cubi l’anno, l'Adriatic Lng rappresenta infatti più della metà della capacità di importazione nazionale del Gnl e può assicurare circa il 12 per cento dei consumi nazionali. Il rigassificatore al largo di Porto Levante importa Gnl principalmente dal Qatar, ma anche da Egitto, Trinidad e Tobago, Guinea Equatoriale e Norvegia.

Cosa sta succedendo all'Adriatic Lng

Dai dati Snam a disposizione elaborati da Today, negli ultimi giorni l'impianto di rigassificazione Adriatic Lng ha dovuto diminuire l'attività di rigassificazione a causa del maltempo, come confermato dallo stesso terminal a Today: le condizioni meteo nel mar Adriatico hanno impedito alle navi metaniere di attraccare all'impianto. A regime, ogni giorno dall'Adriatic Lng arrivano circa 27 milioni di metri cubi di gas, ma da domenica 22 gennaio queste quantità sono crollate a 6 milioni di metri cubi, fino a toccare i 4 di ieri mercoledì 25 gennaio. 

Today ha contattato l'impianto che ha confermato i problemi e la riduzione delle attività a causa del maltempo. Secondo 3bMeteo nei prossimi giorni le condizioni meteo nell'Alto Adriatico potrebbero ancora peggiorare, ed è quindi verosimile che l'attività del terminal Adriatic Lng ne risenta ulteriormente. Dall'inizio della prossima settimana, tuttavia, la situazione dovrebbe migliorare.

Le previsioni meteo nell'Alto Adriatico, dove il più importante impianto di rigassificazione Gnl italiano ha dei problemi

Il nuovo peso del Gnl in Italia

Nel 2022 il Gnl ha contribuito in maniera decisiva a rimpiazzare buona parte del gas che di solito arrivava dalla Russia in Italia. Se nel 2021 la Russia costituiva circa il 40 per cento delle importazioni totali di gas, questa percentuale nel 2022 è crollata al 16 per cento del totale, ai minimi storici dal 1990. D'altra parte, la quota di gas naturale liquefatto utilizzata è aumentata del 46 per cento in un anno e ha rappresentato il 21 per cento delle forniture totali. 

Il gas dei nuovi rigassificatori basterà?

I due impianti di rigassificazione di Ravenna e Piombino su cui punta il governo forniranno ognuno circa 5 miliardi di metri cubi di gas l'anno, in tutto quindi 10. Se consideriamo che nel 2022 il fabbisogno annuale di gas dell'Italia è stato di 68,6 miliardi di metri cubi, i due impianti di rigassifficazione da soli peserebbero per il 14,6 per cento, portando la quota totale del Gnl a oltre il 35 per cento delle importazioni. Per sostituire del tutto le forniture di gas dalla Russia nel 2023, il contributo del Gnl, e dei rigassificatori, sarà vitale. 

I problemi all'Adriatic Lng mostrano la facilità con cui fattori esterni e incontrollabili, come le condizioni meteo, possono mettere a rischio la sicurezza energetica del Paese. La strada per l'autonomia energetica è lunga e passa anche dai rigassificatori.

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