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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Rigassificatore Piombino, il via libera del Tar: "Nessun rischio"

Il Tar del Lazio respinge il ricorso del Comune per la realizzazione di un rigassificatore nel Porto di Piombino tramite l'ormeggio di una nave rigassificatrice. L'8 marzo l'udienza di discussione del ricorso

Rigassificatore di Piombino, ci siamo: la Golar Tundra è salpata

Il Tar ha dato il via libera per il rigassificatore di Piombino. Il Tribunale amministrativo del Lazio ha infatti rigettato il ricorso presentato dal Comune di Piombino contro l'Ordinanza commissariale che ha autorizzato la realizzazione di un rigassificatore nel porto, tramite l'ormeggio della Golar Tundra, una nave rigassificatrice, anche detta Fsru (Floating Storage and Regasification Unit). La nave servirà a convertire il Gnl, il gas naturale liquefatto, dallo stato liquido a quello gassoso, per poi immetterlo in rete. L'entrata in funzione del rigassificatore di Piombino è ritenuta di cruciale importanza dal governo per la sicurezza energetica dell'Italia, in un momento in cui si deve sostituire il gas russo, ormai ridotto a parte residuale delle forniture italiane. Snam aveva acquistato la nave rigassificatrice Golar Tundra per circa 330 milioni di euro.

Le motivazioni della sentenza: "Nessuna anomalia"

Il Tar del Lazio, all'esito del sommario esame della fase cautelare, ha ritenuto "non sussistere i presupposti per la concessione dell'invocata misura atteso che le modalità procedimentali di autorizzazione dell'iniziativa in questione sono disciplinate da una normativa, che si caratterizza per il chiaro contenuto eminentemente emergenziale e per concernere interventi che, già nella declaratoria di legge, appaiono connotati da uno spiccato grado di specificità".

Il gas dei nuovi rigassificatori basterà?

In più, i giudici hanno osservato che "all'esito della prima disamina della documentazione offerta, l'iter che ha condotto all'adozione del provvedimento gravato non ha dato evidenza di palesi anomalie nello sviluppo del procedimento né di incontrovertibili carenze istruttorie idonee a supportare, prima di addivenire alla completa delibazione del merito, la sospensione dei provvedimenti impugnati".

"Dovremmo evacuare Piombino": il rigassificatore può salvare l'Italia ma è una bomba ambientale

Per i giudici amministrativi, "i paventati rischi per la pubblica incolumità correlati al rigassificatore risultano, allo stato, privi di attualità avuto riguardo al fatto che prima dell'avvio dell'esercizio dell'attività dovranno essere acquisiti il Rapporto di Sicurezza Definitivo e l'Autorizzazione Integrata Ambientale e che, con riferimento ai lavori avviati in area S.I.N., non sono emerse sopravvenienze o criticità di rilievo in merito alla conduzione delle attività che dovranno continuare a svolgersi nel rispetto delle articolate prescrizioni e raccomandazioni rese dai competenti enti e confluite nell'Ordinanza Commissariale n° 140 del 25.10.2022".

La trattazione di merito del ricorso del Comune di Piombino si terra in udienza pubblica l'8 marzo 2023.

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