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Lunedì, 5 Giugno 2023
Il sistema dell'accoglienza

Come ottenere i rimborsi per i profughi ucraini (e per chi li ospita)

Settimana decisiva sul fronte dell'accoglienza: il Governo sta ultimando la piattaforma online con cui i rifugiati che hanno trovato una sistemazione autonoma potranno richiedere i 300 euro mensili (più 150 per ogni minore). É attesa anche la pubblicazione da parte della Protezione civile di un avviso rivolto a enti e organizzazioni

Il Governo sta per mettere a punto i nuovi servizi per offrire aiuto ai profughi in fuga dall'Ucraina, da oltre un mese sotto gli attacchi russi. Modalità di sostegno che riguardano sia gli enti che i rifugiati: entro questa settimana la Protezione civile emanerà l’avviso rivolto a enti del Terzo settore, centri di servizio per il volontariato e altre associazioni, con tutte le informazioni per ottenere i fondi per l'ospitalità destinati ai circa 15mila sfollati, i 33 euro al giorno previsti dal sistema di accoglienza dei migranti. Inoltre, l'esecutivo sta per rendere disponibile la piattaforma online tramite la quale i rifugiati che hanno trovato una sistemazione autonoma potranno chiedere un contributo "diretto". Si tratta di 300 euro al mese per tre mesi, per ogni adulto, e 150 euro per ogni figlio: i finanziamenti per questo intervento dovrebbero soddisfare le richieste di circa 60mila sfollati. Un doppio canale a cui si aggiunge anche il sistema di accoglienza “tradizionale” dei migranti, per cui pè stato elevato il numero di posti disponibili: i centri di accoglienza straordinaria (Cas), e il Sai (sistema di accoglienza e integrazione), per ospitare fino a 16.500 rifugiati. Al momento le persone fuggite dall'Ucraina sono circa 4 milioni, di cui quasi 100mila sono arrivate nel nostro Paese. Molti di loro hanno raggiunto parenti o amici che si trovavano già in Italia o che li hanno aiutati a trovare una sistemazione, una piccola parte ha trovato rifugio nei centri d'accoglienza, mentre gli altri vengono accolti trtamite le associazioni e i gruppi religiosi. 

Come funziona il sistema dei rimborsi

Per quanto riguarda il Terzo settore, saranno gli enti stessi, dopo la pubblicazione dell'avviso da parte del Dipartimento della Protezione civile, ha dover inviare le proposte per l'accoglienza. Nelle richieste dovranno specificare il numero di persone che possono ospitare, le tipologie di strutture (se proprie e di altri privati), mentre i progetti dovranno prevedere un accordo con il Comune di riferimento. Le famiglie che desiderano ospitare i rifugiati ucraini dovranno quindi rivolgersi alle organizzazioni e seguire il percorso indicato dagli enti: trattandosi nella maggior parte di casi di famiglie con bambini, è necessaria una valutazione di idoneità per l'ospitalità.

Accoglienza dei rifugiati: a chi rivolgersi

Dall'inizio del conflitto in Ucraina, sono milioni le persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni per scappare dai bombardamenti russi: chi volesse aiutare le famiglie ucraine può farlo, rivolgendosi alle organizzazioni del Terzo settore, agli enti locali e ai gruppi religiosi. Presto saranno inoltre disponibili i rimborsi, ma fino a quando non verrà pubblicato l'avviso della Protezione civile, il sostegno ai rifugiati è a carattere gratuito. Va chiarito che il contributo verrà erogato soltanto a chi accoglierà i profughi tramite associazioni ed enti. Invece, i cittadini ucraini che hanno trovato una sistemazione autonoma e hanno richiesto la protezione temporanea Ue dovranno attendere che diventi operativa la piattaforma online del Governo, su cui poi potranno richiedere il rimborso da 300 euro mensili più 150 euro per ogni minore. Per le famiglie che ospitano non è previsto alcun tipo di rimborso, sarà il rifugiato a decidere se e in che modo rimborsare le persone che lo hanno accolto.

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