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Giovedì, 25 Aprile 2024
Crisi globale

Agroalimentare al collasso, spunta l'idea degli aiuti di Stato come per il Covid

A proporla è il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, che vuole la creazione di un Energy Recovery Fund e il riorientamento della Politica agricola comune (Pac)

Quello dell'energia non è il solo comparto a pagare a caro prezzo le tensioni internazionali. Tra i settori in sofferenza c'è anche l'agroalimentare. I rincari delle materie prime e poi nella filiera produttiva si stanno facendo sentire pesantemente e la soluzione, per il ministro delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli passa da Bruxelles. Nel corso dell'informativa al Consiglio dei ministri ha definito "indispensabile" avviare con urgenza un confronto in ambito europeo "finalizzato ad affrontare, oltre alla creazione di un Energy Recovery Fund, il riorientamento della Pac (politica agricola comune ndr) e la deroga sulla disciplina degli aiuti di Stato per l'agroalimentare". 

Patuanelli parte dai numeri. "Tra i nostri fornitori - ha detto  - l'Ucraina, nel 2021, ha fornito il 3% delle importazioni di frumento tenero e il 13% di mais mentre la quota dell'Ungheria è, rispettivamente, del 23% e del 32%. La diversificazione dei mercati di approvvigionamento è in gran parte possibile e implica il dover ricorrere, in primo luogo, ad altri Paesi europei, come ad esempio Francia e Germania per quanto riguarda il frumento tenero". Per il ministro altre diversificazioni vanno fatte su mais, olio di girasole, fertilizzanti, panelli di estrazione di olio di girasole. "L'aumento generalizzato di quasi tutte le materie prime e dei costi energetici - ha concluso - sta progressivamente erodendo la redditività dell'attività economica: il settore agroalimentare non riesce più a redistribuire gli aumenti lungo la filiera produttiva".

Per quel che riguarda la Pac, "tenuto conto dell'esigenza di riorientare gli strumenti a disposizione per sostenere le produzioni più strategiche" secondo Patuanelli si deve:

  • posticipare l'entrata in vigore delle misure introdotte nella Pac volte a limitare la produzione; incrementare la percentuale dei pagamenti accoppiati per le produzioni più strategiche e per le quali l'Ue non è autosufficiente (proteine vegetali, cereali.);
  • consentire l'utilizzo a fini produttivi delle superfici lasciate a riposo e di tutti i pascoli, anche se parzialmente occupati da vegetazione arbustiva spontanea;
  • introdurre un contributo flat ex novo per tutte le superfici agricole utilizzate, per ammortizzare l'incremento dei costi di produzione; rimuovere il vincolo al non incremento della superficie irrigabile, per aumentare la produttività del settore agroalimentare. 

Nell'ambito delle regole sugli aiuti di Stato, Patuanelli suggerisce di attivare un regime di aiuto straordinario sul modello dell'emergenza Covid per autorizzare aiuti di Stato in deroga (ovvero, prorogare il regime Covid ampliando i massimali previsti); attivare un programma straordinario di ristrutturazione del debito delle imprese agricole in deroga alle norme sugli aiuti di Stato. Per Patuanelli "la soluzione preferibile, forse l'unica, per fronteggiare una situazione inedita e straordinaria di vertiginoso aumento dei prezzi dovrebbe concretizzarsi nell'adozione di un Energy Recovery Fund, finanziato dal debito pubblico europeo comune" sul modello di quanto "avvenuto per contrastare le drammatiche conseguenze di carattere economico e sociale derivanti dal diffondersi della pandemia".

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