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Venerdì, 29 Marzo 2024
I dati

Famiglie che non arrivano a fine mese, a salvare i conti sono i nonni

In quattro nuclei su dieci sono gli anziani che, con risorse economiche ma anche con la disponibilità nei confronti di nipoti, aiutano a restare in carreggiata

Bollette, generi alimentari e beni di consumo quotidiano, ma anche babysitter e doposcuola. Le voci di spesa per la famiglie sono tante e, con la crisi, sono sempre più care. Chi salva i bilanci sono i nonni. In quattro famiglie su dieci sono loro che, con risorse economiche ma anche con la disponibilità nei confronti di nipoti, aiutano a restare in carreggiata.

Il dato emerge da una rilevazione online della Coldiretti resa nota in occasione dell’assemblea senior della Coldiretti, la più grande associazione italiana di pensionati, a Roma nella sede della Coldiretti, dove è stato aperto il primo salone della cultura contadina salvata dai senior, alla presenza del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e del ministro per la Famiglia, la natalità e le pari opportunità Eugenia Roccella.

Tra gli italiani che beneficiano della presenza di un pensionato in casa, quasi i due terzi (63%) – rileva Coldiretti – dichiarano che i nonni sono un fattore determinante per contribuire proprio al reddito familiare, mentre il 22% guarda a loro come un valido aiuto per accudire i propri figli, magari per portarli a scuola e seguirli anche una vola tornati a casa. Una possibilità che dà fiducia ma consente anche di risparmiare su doposcuola e babysitter. Esiste anche una ridotta percentuale del 15% – aggiunge Coldiretti – che trova dai nonni un aiuto a livello lavorativo, soprattutto per chi ha un’attività, dall’agricoltura all’artigianato, fino al commercio, e può così beneficiare dell’esperienza accumulata da chi è ora in pensione.

Come nella migliore tradizione agricola – spiega la Coldiretti – la presenza degli anziani fra le mura di casa è quindi quasi sempre considerata un valore aggiunto all’interno di un welfare familiare che deve fare i conti sia con la gestione delle risorse economiche disponibili sia con quella del tempo e dei figli in situazioni dove molto spesso entrambi i genitori lavorano e sono fuori casa la maggior parte della giornata.La presenza dei nonni – sottolinea la Coldiretti – è sempre più importante anche rispetto alla funzione fondamentale di conservare le tradizioni alimentari e guidare i più giovani verso abitudini più salutari nelle scuole e nelle case.

Uno stile nutrizionale – ricorda Coldiretti – basato sui prodotti della dieta mediterranea come pane, pasta, frutta, verdura, carne, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari che ha consentito – continua Coldiretti – una speranza di vita tra le più alte a livello mondiale pari a 79,7 anni per gli uomini e 84,4 per le donne, anche se con la pandemia si è verificata una brusca inversione di tendenza.

“Considerata per anni a torto come una forma arcaica da superare, la presenza degli anziani all’interno della famiglia si sta dimostrando fondamentale per affrontare le difficoltà economiche e sociali di molti cittadini” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la solidarietà tra generazioni sulla quale si fonda l’impresa familiare è un modello vincente per vivere e stare bene insieme e non un segnale di arretratezza sociale e culturale come è stato spesso affermato”.

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