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Venerdì, 19 Aprile 2024
Batosta sulle vacanze

Esplode il caro-voli: aumenti da record per i biglietti aerei (e non solo)

A luglio 2022 i voli europei hanno fatto registrare un +168,4% sullo scorso anno, +125,7% per quelli intercontinentali. Una stangata a cui vanno aggiunti i rincari per alberghi e ristoranti. Aumenti anche per l'energia elettrica del mercato libero, mentre tra gli alimentari in cima alla classifica dei rialzi ci sono olio, burro e pasta

Viaggiare in aereo, nell'estate 2022, è diventato davvero un lusso. Tra gli aumenti registrati nell'ultimo mese, quello dei biglietti aerei "spicca" rispetto a tutti gli altri, mettendo alle spalle anche gli incrementi, sempre notevoli, dell'energia elettrica. A stilare la classifica dei rincari di luglio è l'Unione Nazionale Consumatori che, elaborando i dati Istat sull'inflazione, ha realizzato tre classiche: una sui rialzi totali, una sui prodotti alimentari e una sul caro-vacanze.

Come anticipato ad inizio articolo, sono proprio le vacanze il principale "bersaglio" dei rincari. A dominare la top 30 dei rincari generali ci sono appunto i voli europei, "decollati" del 168,4% su luglio 2021, seguiti da quelli intercontinentali aumentati del 125,7%, sempre nello stesso intervallo di tempo. Medaglia di bronzo all'Energia elettrica del mercato libero (+109,2%) che batte il Mercato tutelato fermo al 5° posto con un ben più basso +57,3%.

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"Il fatto che il rincaro del mercato libero sia quasi il doppio di quello del tutelato, 1,9 volte in più, dimostra come non ci sia ancora abbastanza concorrenza nel settore dell'energia e come non si possa eliminare il mercato tutelato e il ruolo di Acquirente unico. Per una famiglia - spiega Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori - vuol dire una stangata media pari a 690 euro su base annua per il libero contro i 362 euro del tutelato, una differenza abissale, da cui si salvano solo i fortunati che avevano sottoscritto lo scorso anno un contratto a prezzi fissi e non hanno subito variazioni contrattuali".

Quarto posto per l'Olio diverso da quello di oliva (+65,8), 1° per gli alimentari, al 6° il Gasolio per riscaldamento (+52,5%), poi il Gas del mercato tutelato con +43,2% (il dato tendenziale del mercato libero non è ancora rilevato dall'Istat), Gpl e metano (+38,6%), al 9° il Burro (+32,3%), al 2° posto degli alimentari. Chiude la top ten il Gasolio per mezzi di trasporto (+30,9%). All'11° posto i voli nazionali (+26,9%), poi la Pasta (fresca e secca) con +26,3%, che vince la medaglia di Bronzo per gli alimentari, il Noleggio mezzi di trasporto e sharing (+24,4%).

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Oltre alla Benzina (15°, +22,3%), si segnalano Farina (16°, +21,6%), Riso (18°, +19,1%) e Margarina (19°, +18,9%), rispettivamente al 4°, 5° e 6° posto nella top ten del cibo. Concludono la top 20 i vegetali come cetrioli, melanzane e zucchine (+18,8%), al 7° posto per il cibo. Si segnalano poi nella top 30 i Gelati (22°, +17,8%), in ottava posizione per gli alimentari, Alberghi e motel (23°, +16,6%), il Pane confezionato che con +16,1% si colloca in 25° posizione (9° per il cibo) e che batte il pane fresco fermo a +11,1%. Il Latte conservato con +16% è al 26° posto della classifica generale e chiude la top ten del cibo. La top 30 assoluta termina con pesche (+14,8%) e meloni e cocomeri (+14,6%).

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Tornando alle vacanze, i voli aerei non sono l'unica nota dolente di questa estate. Togliendo dalla classifica i rialzi esorbitanti dei costi di trasporto, dai voli ai carburanti, già indicati nella classifica generale (salvo il trasporto marittimo che segna un +9,1%) e limitandosi alle vere voci tipicamente legate alle vacanze e all'estate, ossia alle divisioni di spesa Ricreazione, spettacoli e cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione, al 1° posto della top ten dei rincari sulle vacanze ci sono gli Alberghi e motel con +16,6%. Medaglia d'argento per le Pensioni con +9,4%. Al 3° i Pacchetti vacanza nazionali con +5,7%. Non va meglio per chi vuole mangiare fuori. Al 4° posto Pasto in pizzeria (+5,4%), poi i Fast food e servizi di ristorazione take away (+5,2%), al 6° con +5% le Consumazioni di prodotti di gelateria e pasticceria come il gelato artigianale (da non confondere con i gelati confezionati che comperiamo al supermercato che salgono del 17,8%). Seguono Ristoranti con +4,8%, Bar (+4,6%) e Musei (+3,6%). Chiudono la top ten le Manifestazioni sportive e il Cinema, entrambe a +2,4%.

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