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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Italiani "formichine": miliardi di euro congelati nei conti correnti

La risposta dei risparmiatori alla crisi e al Coronavirus ha portato i conti correnti al massimo storico dal 2015. Ma il 68% del denaro è infruttifero

Molto denaro nei conti correnti ma pochissimi investimenti. La tendenza degli italiani a conservare i soldi in conti correnti infruttiferi non è mai stata così alta come nel 2020. Lo rivela un’analisi pubblicata recentemente da Deposit Solutions, società fintech e piattaforma leader nell''Open Banking per i depositi. Ammonta a 790 miliardi di euro il volume dei conti correnti italiani. Una cifra che ha raggiunto il suo massimo storico nell’aprile di quest’anno ma ben il 68% di questo denaro rimane fermo. In pratica su 15.500 euro per cittadino italiano non vengono applicati gli interessi.

L’aria di crisi e l’emergenza Covid ha probabilmente fatto paura ai cittadini del Belpaese che si sono trasformati in formichine di fronte all’incertezza del futuro. «Gran parte del risparmio degli italiani rimane parcheggiato nei conti correnti privo di interessi invece di essere investito in depositi a termine. Di conseguenza, i risparmiatori perdono del rendimento anno dopo anno» sottolinea Tim Sievers, CEO e fondatore di Deposit Solutions, aggiungendo: «Per le banche di quei paesi in cui i risparmiatori fanno minor affidamento su depositi a termine, il finanziamento tramite depositi è più costoso di quello che dovrebbe essere»

Una sfida che la piattaforma di Open Banking propone di risolvere con la promozione dello sviluppo del mercato europeo «in modo che le banche possano raccogliere depositi dei clienti oltre i confini nazionali e i risparmiatori possano disporre delle offerte di tassi di interesse in tutta Europa tramite l''interfaccia della loro banca», chiosa Sievers, concludendo: «La nostra piattaforma collega già più di 150 banche in 20 paesi europei. In questo modo diamo nuova vita all''idea di un mercato unico europeo».

In Eurozona il 57% del denaro depositato presso le banche è subito disponibile con conti overnight mentre il 43% è legato a depositi
a termine quali depositi a scadenza fissa e conti o libretti di risparmio. Il comportamento dei risparmiatori europei varia da nazione a nazione: mentre la preferenza di spagnoli e italiani va verso i depositi a vista (depositano rispettivamente l’85% e il 68% del loro denaro), olandesi (82%) e francesi (67%) preferiscono i depositi a lungo termine.

E se cinque anni fa gli europei avevano depositato il 39% dei risparmi su conti correnti (2.547 miliardi di euro), la cifra nel 2015 è cresciuta quasi del 50% (3.984 miliardi di euro). Rispetto crescita di volume di denaro depositato nei conti correnti, le soluzioni a tempo determinato sono rimaste stabili negli ultimi cinque anni, salendo a 3.924 da 3.972 miliardi.

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