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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Pesaro e Urbino

La ristoratrice che vive in roulotte: "Lo Stato ci ha spolpato per una vita, ora dovrebbe farsi carico di noi"

Stefania, 52 anni, è titolare di un bar-ristorante a Fano. "Il bonus di 600 euro? È arrivato insieme ad una bolletta della luce da 900"

"Ci vorrebbe un condono tombale sulle bollette per tutta la durata della pandemia. Se non possiamo pagarle ora, come potremo farlo quando si riparte? Di gente ne verrà poca e quei pochi clienti spenderanno il minimo sindacale perché il periodo è quello che è. Anche i prossimi mesi saranno molto bui…". 

Stefania Biagini, 52 anni, originaria della Toscana ma titolare di un bar-ristorante a Fano, vive da mesi in una roulotte. Da quando si è trasferita nelle Marche non è riuscita a trovare una casa in affitto. "Ho provato a cercarla,  ma mi è stata chiesta la fideiussione bancaria e io tutti quei soldi da parte non li avevo…". E poi, racconta a Today, "oltre al canone di locazione del locale avrei dovuto pagare un altro affitto, altre bollette. Così ho deciso di sacrificarmi per un po'". In attesa di tempi migliori, Stefania ha provato ad arrangiarsi. Ma a complicare tutto è arrivata la pandemia.

Coronavirus: "Le attività hanno costi di gestione altissimi"

Con la chiusura del suo bar, gli incassi sono venuti meno. Le spese no, o solo in parte. "I costi di gestione della mia attività sono altissimi, parliamo di circa 4.500 euro al mese" racconta la 52enne che è anche coordinatrice regionale dell'associazione Opi (Orgoglio partite iva) per le Marche. "Dipendenti? Ho solo il mio compagno, assunto con un regolare contratto. Ora sono un po’ indietro con il pagamento del suo stipendio… lui è il mio compagno e capisce la situazione, ma se fosse stata un’altra persona?". E ancora:  "Tra luce, acqua, affitto e tutto il resto, noi partite Iva dovremmo dire: scusate se mangiamo. Perché a questo punto dovremmo morire di fame".

"Lo Stato ci ha spolpato per una vita, ora dovrebbe farsi carico di noi"

E i 600 euro del bonus per gli autonomi? "Sono arrivati, ma il giorno dopo ho ricevuto una bolletta di 900 e rotti euro di luce. Scade il 5 maggio, ma chiederò una dilazione anche perché se non la rateizzano non posso pagarla. Poi quando ripartiremo ci saranno anche gli arretrati da saldare". Cosa avrebbe dovuto fare il governo? "Prendersi cura delle partita Iva  perché siamo alla fame. Lo Stato ci ha spolpato per una vita, ora che siamo in un periodo di crisi è giusto che si faccia carico di tutto quello che ci sta succedendo. Conosco l’obiezione: sì, dice qualcuno, ma voi avete incassato molto quando eravate aperti… ma io guadagno meno di un dipendente" dice ancora Stefania. "Sono sincera, di disperazione ne sto vedendo tanta, non c’è solo la mia situazione".  

Stefania è stata anche in quarantena volontaria per essere stata a contatto con un paziente covid-positivo, ora deceduto. "Ho attivato tutti i protocolli, ma non c’è stato verso di avere un tampone. Neppure a pagamento. Sarei potuta tornare in Toscana da mia madre, ma non sapendo se ero o meno positiva al virus mi sono detta: che faccio vado ad ammazzarla? Così mi sono messa in autoisolamento. Anche la spesa me la faccio portare a domicilio, ma ora i 600 euro sono già finiti. Con quei soldi due persone non ce la fanno".

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