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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Robo advisor e FinTech: il futuro degli investimenti?

Sempre più in crescita in Italia l'ambiente della Tecnofinanza, compreso quello dell'investimento attraverso le piattaforme automatizzate

FinTech, molto semplicemente “financial technology”, ovvero operare con strumenti digitali in ambito finanziario. Un settore che, in Italia, anche se di piccole dimensioni, è ad alto potenziale. Lo rileva una recente indagine realizzata da EY e dal Fintech District, dalla quale si evince come il settore sia in rapida ascesa nel nostro paese. I comparti della finanza, delle banche e delle assicurazioni si stanno sempre più modellando verso questa innovazione digitale e l’interesse è in crescita sia presso gli investitori che la clientela retail.

Nel 2020, secondo l’ultimo censimento EY, in Italia si contano 345 FinTech, quando nel 2011 erano appena 11. Uno scenario dove si trovano principalmente startup di crowdfunding, seguite da quelle che si occupano di Data Analytics, Machine Learning e Artificial Intelligence, quelle che offrono pagamenti smart e quelle che offrono servizi di Lending (30). Sul FinTech non è solo boom di startup. È notizia di pochi giorni fa il lancio di Enel dell’App EnelX lanciandosi nel business dei pagamenti mentre Satispay è recentemente entrata tra le big mondiali FinTech a più rapida crescita nel mondo

Di sicuro, dopo la pandemia Covid e l’esigenza di limitare contatti e scambi fisici, i servizi della finanza digitale hanno subito una forte accelerazione e il settore, in Italia, comincia fare gola a molti. Oltre  al crowdfunding e all’equity crowdfunding - ovvero la raccolta di capitali per l’avvio progetti  o società partecipando al rischio di o sottoscrivendo i titoli di debito di essa – FinTech oggi riassume una gran quantità di servizi. E principalmente: pagamenti digitali; money management anche attraverso le criptovalute ( come Bitcoin); compravendita di strumenti quali capital marketing e capital trading sui mercati finanziari; prestiti e mutui (lending); servizi assicurativi (Insurtech) e di regolamentazione; acquisto di fatture non ancora riscosse e investimento nonché gestione e investimento dei risparmi attraverso piattaforme automatizzate.

Proprio queste, chiamate “Robo Advisor”, sono l’ultima frontiera degli investimenti. Ma come funzionano? Diciamo che si tratta in pratica di una raccolta di ETF a basso costo. Innanzitutto bisogna aprire un conto d’investimento, poi compilare la risposta a domande sui propri obbiettivi e sulla propria tolleranza al rischio.

La piattaforma a cui si rivolge l’investitore permette la gestione digitale del proprio portafoglio attraverso algoritmi che hanno la funzione di consigliare, sulla base del profilo del risparmiatore, dove e quando investire. È lo stesso risparmiatore che indica la propria propensione al rischio; l’algoritmo registra e poi ottimizza l’investimento a secondo dell’evoluzione dei mercati.

Attraverso questa gestione automatizzata, il risparmiatore ha però sempre l’ultima parola. Il Robo non procedere a nessuna operazione di buy o sell se non ha il via libera. In linea di massima i Robo Advisor offrono portafogli di investimento basati su strumenti a baso costo ma di qualità, ma è giusto sapere che non si tratta di pianificatori finanziari che conoscono personalmente il cliente. Anche se la grande scommessa della tecnologia è di arrivare, un giorno, proprio a questo.

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