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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Rottamazione cartelle, c'è l'incognita pace fiscale: non pagare conviene?

Il 1° ottobre sarà l'ultimo giorno utile per pagare le ultima rata della prima definizione agevolata e la seconda rata della rottamazione-bis. Conviene non pagare in attesa della pace fiscale? Ecco cosa si rischia

Per i contribuenti che hanno ancora qualche cartella esattoriale da 'rottamare', il 1° ottobre è una data molto importante, visto che rappresenta ben tre scadenze. Lunedì sarà il termine ultimo per pagare la quinta ed ultima rata della prima definizione agevolata e la seconda rata della rottamazione-bis per i carichi affidati alla riscossione da gennaio a settembre 2017, ed inoltre sarà anche l'ultimo giorno entro cui  l'Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrà comunicare ai ripescati della prima rottamazione e ai contribuenti che hanno presentato la domanda entro il 15 maggio scorso gli importi per i carichi relativi al periodo tra il 2000 e il 2016. Per questi le scadenze in entro cui pagare le rate saranno 31 ottobre e 30 novembre 2018 e 28 febbraio 2019.

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Incognita pace fiscale

Date e scadenze su cui aleggia l'ombra della pace fiscale, la sanatoria che il governo sta pensando di inserire nel decreto fiscale di fine mese annunciato dal ministro e vicepremier Di Maio. Una misura che dovrebbe tradursi in una consistente riduzione dei debiti dei contribuenti, una sorta di sanatoria delle cartelle esattoriali con un'aliquota del 10% per chiudere i cosiddetti 'conti col passato', più bassa rispetto al 15% che era stato ipotizzato fino a questo momento. Invece, per quanto riguarda il tetto di imposta e le multe dovute, in campagna elettorale si era parlato di una soglia sui 200mila euro che adesso potrebbe salire fino ad un milione di euro

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Pagare o non pagare?

Con la possibilità che la pace fiscale arrivi in un futuro piuttosto prossimo, molti contribuenti si stanno chiedendo se sia meglio pagare le rate in scadenza o attendere un eventuale sconto che potrebbe scaturire dalla sanatoria proposta dal governo. Un dubbio che riguarda soprattutto chi ha aderito alla rottamazione-bis, visto che per la prima manca soltanto l'ultima rata. Ma saltare il pagamento potrebbe rivelarsi molto rischioso, soprattuto perché ad oggi non vi è certezza dell'attuazione della pace fiscale e delle effettive conseguenze che potrebbe avere.

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Cosa si rischia

Da quanto ha lasciato trasparire il governo, la pace fiscale dovrebbe partire nel 2019, rimanendo quindi scollegata dalle precedenti rottamazioni. Ma cosa rischia chi sceglie di non pagare in attesa della pace fiscale? Il pericolo maggiore è quello di rimanere insolventi e tagliati fuori sia dalla rottamazione che dalla pace fiscale. Saltare la rata del 1° ottobre o quelle successive, senza sapere i dettagli della pace fiscale, come ad esempio il tetto entro quale si potrà usufruire delle agevolazioni, al momento sembra una mossa azzardata. In attesa di maggiori chiarimenti sulle caratteristiche e l'entrata in vigore della pace fiscale, è consigliabile pagare le ultime rate, soprattuto se si tratta di cifre non astronomiche.

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