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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Saldo Imu 2022, si avvicina la scadenza. Tutte le novità

Tutto quello che c'è da sapere sul saldo Imu 2022: chi deve e chi non deve pagare, come si calcola l'imposta, le esenzioni e le riduzioni

Si avvicina la scadenza del saldo Imu 2022, con il pagamento che dovrà essere effettuato entro il 16 dicembre 2022. Non tutti i proprietari di seconde abitazioni sono tenuti al versamento dell’imposta municipale unica sugli immobili. Novità importanti riguardano le doppie abitazioni dei coniugi situate in comuni diversi. Vediamo insieme chi deve pagare il saldo Imu 2022, quanto deve pagare e come si fa a versare la seconda rata.

Saldo Imu 2022, scadenza fissata al 16 dicembre. Come si calcola

Mancano meno di 10 giorni alla scadenza del saldo Imu 2022, l’imposta che i proprietari di immobili sono tenuti a pagare sulle seconde case. Dopo aver versato l’acconto entro il 16 giugno 2022 si guarda alla prossima scadenza, quella fissata al 16 dicembre 2022. Si tratta dell’ultimo versamento Imu dovuto per il 2022, quello che comunemente viene chiamato saldo o seconda rata. Come si calcola il saldo Imu 2022?

Prima di tutto bisogna calcolare l’Imu dovuta per tutto il 2022, utilizzando le aliquote approvate dal comune in cui è sito l’immobile relative all’anno in corso (sono pubblicate sui siti internet dei comuni). Poi, per ottenere il saldo, bisogna detrarre a questa cifra quanto pagato con la prima rata (acconto Imu 2022). Questo va fatto perché per alcuni comuni l’aliquota del 2022 non è uguale a quella del 2021. Se l’aliquota non è cambiata si deve versare lo stesso importo di giugno (nel comune di Milano ad esempio). Per calcolare l’Imu 2022 bisogna partire dalla rendita catastale dell’immobile, rivalutarla del 5%, moltiplicare la rendita rivalutata per il coefficiente dell’immobile per cui si effettua il versamento (160 per le abitazioni e relative pertinenze; 80 per gli uffici; 55 per i negozi e le botteghe) e moltiplicare ancora il risultato ottenuto con le aliquote deliberate da ogni singolo comune per il 2022. L’imposta va poi suddivisa per le quote di possesso e per il periodo di possesso.

Chi deve pagare il saldo Imu 2022

L’Imu non è dovuta sull’abitazione principale e sulle relative pertinenze (box, posto auto, cantina o solaio), a meno che non si tratti di immobili di lusso. Quindi sono tenuti al versamento dell’imposta sugli immobili:

  • i proprietari di prima casa di lusso. Categorie catastali A/1 (immobili signorili), A/8 (ville) e A/9 (castelli e palazzi);
  • i proprietari di seconde case;
  • i proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale (uffici, capannoni, negozi, depositi, alberghi,  altri immobili commerciali e industriali, aree edificabili e terreni agricoli).

Il pagamento del saldo Imu 2022 può essere fatto con il modello F24 o il bollettino postale. Se si utilizza l'F24 sarà possibile compensare l’imposta con eventuali crediti fiscali o contributivi. Nella sezione "Imu e altri tributi locali", vanno indicati il codice catastale del Comune, il numero di immobili per cui si esegue il versamento, l’anno di imposta e l’importo da versare raggruppato, con codice tributo, per singola tipologia di immobile. Occorre barrare la casella "saldo".

Imu, le novità del 2022. Esenzioni e riduzioni

Novità importanti riguardano le doppie abitazioni di coniugi con residenza diversa. Superato l’ancoraggio al nucleo familiare si passa alla ridefinizione di dimora abituale (o abitazione principale) come "l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbani come unica unità immobiliare, nel quale il possessore dimora abitualmente e risiede anagraficamente", con le due circostanze che devono coesistere. Questo vuol dire che i coniugi con residenza diversa potranno scegliere uno degli immobili da esentare ai fini Imu, anche qualora la residenza anagrafica e la dimora abituale non siano nello stesso Comune. Per dimostrare che si tratta di dimora abituale di solito fanno fede i consumi di luce, acqua e gas o la sede di lavoro.

Ci sono poi le esenzioni e le riduzioni. Con il decreto Aiuti quater è stato stabilito che la seconda rata dell’imposta non è dovuta per gli immobili del settore spettacolo, ossia quelli appartenenti alla categoria catastale D/3 che risultano adibiti a spettacoli cinematografici, teatri e sale per concerti e spettacoli. L’esenzione Imu 2022 interessa anche i fabbricati dichiarati inagibili a causa del sisma del 2012 che ha colpito le regioni Emilia Romagna, Lombardia e Veneto e quelli delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici del 24 agosto 2016.

Sospeso fino al 2023 il pagamento dell’Imu nei comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno sull’isola di Ischia dopo la gigantesca frana dei giorni scorsi mentre per gli immobili dichiarati inagibili dopo il sisma del 2017 è prevista l’esenzione fino alla definitiva ricostruzione o agibilità dei fabbricati.

Sono previste anche delle riduzioni: dell'aliquota (ad esempio per abitazioni locate a canone concordato); dell'imponibile (per i fabbricati di interesse storico o artistico e per quelli inagibili o inabitabili); dell'imposta dovuta (ad esempio per i pensionati non residenti).

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