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Martedì, 23 Aprile 2024
Rischio "blocco totale"

Sciopero dei camionisti: arriva il blocco dei tir contro il caro benzina

La protesta annunciata da Unatras, l'organismo che rappresenta le federazioni degli autotrasportatori: "Fermo dei tir il prossimo 4 aprile, le misure messe in campo dal Governo sono insufficienti. Il tempo degli annunci è finito"

I tir si fermano, stavolta sul serio. Lo sciopero dell'autotrasporto è stato soltanto rimandato: dopo quello paventato per lo scorso 14 marzo, le federazioni aderenti ad Unatras hanno annunciato il nuovo stop a partire dal prossimo 4 aprile. Il culmine della protesta, e il successivo annuncio dello sciopero, è arrivato dopo l'incontro avvenuto nella serata di ieri al ministero dei Trasporti. L'organismo che rappresenta unitariamente varie federazioni di autotrasportatori ha manifestato una profonda insoddisfazione per le misure messe in campo dal Governo per contrastare il caro-carburante, un problema che sta flagellando le famiglie italiane e alcune categorie di lavoratori, come appunto gli autotrasportatori. 

Caro-carburante: lo sciopero dei tir il 4 aprile

Lo sciopero nazionale dei camionisti è previsto per lunedì 4 aprile 2022: "Dopo un attento esame delle indicazioni sui possibili interventi presentati nell'incontro di ieri sera al Ministero dei Trasporti, giudicati insufficienti. Pur apprezzando le ipotesi illustrate dalla viceministra Teresa Bellanova, Unatras ribadisce che gli autotrasportatori necessitano di provvedimenti concreti e certi. E ad oggi non è previsto nulla di tutto questo". A differenza della protesta lanciata la scorsa settimana dal sindacato Trasporto Unito, in questo caso lo stop rispetta le tempistiche imposte dal Garante per gli scioperi.

"É finito il tempo degli annunci - prosegue Unatras nella sua nota - Il rispetto delle regole è essenziale e fondamentale per superare la difficile fase vertenziale in atto, aggravata dall'incremento registrato sul prezzo del gasolio. Le ipotesi di soluzioni, pur apprezzabili, non sono ancora concretizzate in norme, ma restano mere manifestazioni di volontà". L'unione dell'autotrasporto ha anche deplorato "gli atti speculatovi" denunciati dal ministro Cingolani, per cui è stata avviata un'indagine da parte della Procura di Roma. Comportamenti scorretti che contribuiscono a mantenere elevato il prezzo dei carburanti e degli additivi. 

Gli autotrasportatori chiedono un "diretto interessamento della Presidenza del Consiglio al fine di individuare le soluzioni possibili che producano un tetto massimo del prezzo dei prodotti energetici, come avvenuto in altri settori produttivi ed energivori".Se nelle prossime settimane non dovessero arrivare dei nuovi provvedimenti, il rischio "caos" con il blocco del prossimo 4 aprile, diventa sempre più alto.
 

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