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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

"Non pago più": sulla crisi di Governo irrompe lo sciopero degli acquisti

L'8 settembre una data da segnare sul calendario per quella che si annuncia come una protesta clamorosa, lo sciopero dei consumatori per sensibilizzare i politici a risolvere in fretta la crisi di governo ed evitare l'aumento dell'Iva

Uno sciopero che potrebbe fare epoca: l'8 settembre una data da segnare sul calendario per quella che si annuncia come una protesta clamorosa, lo sciopero dei consumatori. Un giorno senza acquisti, se non per il necessario.

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Il Codacons lo aveva annunciato appena 24 ore fa per sensibilizzare i politici a risolvere in fretta la crisi di governo ed evitare l'aumento dell'Iva, ora la stessa associazione dei consumatori rilancia pubblicando le modalità per aderire ad uno sciopero che già sta facendo molto discutere.

Sciopero dei consumatori 8 settembre 2019

Il giorno 8 settembre i consumatori che vogliono aderire alla protesta lanciata dal Codacons e promossa da Intesa 4.0 per denunciare il completo disinteresse del Governo nei confronti dei cittadini, possono partecipare attraverso uno sciopero degli acquisti.

Ecco le modalità:

  • evitare lo shopping e gli acquisti di abbigliamento/elettronica;
  • evitare di acquistare caffè, cappuccino, brioches, acqua al bar;
  • portarsi il pranzo direttamente da casa, senza acquistarlo fuori;
  • evitare di acquistare quotidiani in edicola;
  • utilizzare il telefono cellulare o quello fisso solo per le chiamate urgenti e indispensabili, non utilizzare SMS, limitare internet alla navigazione strettamente necessaria;
  • limitare al massimo durante il giorno l’uso di apparecchiature elettroniche (impianto hi-fi, televisore, luce, ecc.);
  • evitare di prendere il taxi, utilizzare i mezzi pubblici;
  • obliterare a mano i biglietti dei treni (il consumatore non corre nessun rischio);
  • studiare percorsi alternativi alle tratte autostradali;
  • non acquistare gelati, birra, e altre bevande: per combattere la sete bere acqua di rubinetto;
  • non acquistare sigarette e non fumare per un giorno (ne gioverà anche la salute);
  • non andare dal parrucchiere o dall’estetista;
  • non effettuare operazioni in banca se non strettamente necessarie;
  • non andare al cinema o a teatro;
  • non andare a cena al ristorante;
  • non andare in discoteca o in pub;
  • limitare al massimo durante il giorno l’uso di apparecchiature elettroniche (impianto hi-fi, televisore, luce, ecc.);
  • evitare di spedire lettere e raccomandate.

Sciopero dei consumatori 8 settembre 2019: modalità

Per rispettare queste indicazioni, acquisti necessari e indispensabili possono essere anticipati o ritardati – senza ovviamente mettere a rischio la salute e l’incolumità di ciascuno. Questo - ricorda l'associazione - può valere per beni essenziali come acqua, latte e farmaci, ma anche per frutta e verdura, benzina e biglietti dell'autobus.

Sciopero dei consumatori 8 settembre 2019: perché

Secondo quanto denunciato dal Codacons la protesta è diventata necessaria alla luce della situazione di stallo del Paese, e del crescente disinteresse dei governi per i bisogni essenziali dei cittadini.

Sui consumatori incomberebbe infatti un rischio gravissimo, ovvero quello del ritocco delle aliquote Iva e delle accise. Un rialzo avrebbe un diretto impatto sui prezzi al dettaglio di una moltitudine di beni di largo consumo.

Secondo le stime dell'associazione dei consumatori l'aumento dei prezzi potrebbe determinare a regime, nel biennio 2020-2021 e a parità di consumi, una stangata complessiva pari a 1.200 euro a famiglia.

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I consumatori chiedono al governo e al Parlamento di riconoscere più importanza ai problemi pratici di sopravvivenza dei cittadini, di creare immediatamente strutture dedicate specificamente (come “Mr. Prezzi”, fallito completamente) ai loro problemi. In vista delle possibili elezioni, propongono infine tutti i leader delle Associazioni dei consumatori come possibili candidati in tutti i partiti alle prossime elezioni politiche, con il solo fine di gestire un nuovo ministero che dovrebbe occuparsi soltanto dei problemi dei risparmiatori, dei consumatori e degli utenti dei servizi pubblici.

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