rotate-mobile
Sabato, 2 Dicembre 2023
Braccia incrociate

I medici contro la Manovra: sciopero di 24 ore il 18 dicembre

La protesta annunciata dai sindacati dei medici contro le misure contenute nella legge di Bilancio del governo Meloni: "Deve essere cambiata. È iniqua e irricevibile, danneggia il Sistema sanitario nazionale"

"Fermiamo la sanità per 24 ore per non vederla fermata per sempre da una Manovra che distrugge il diritto alla salute". I sindacati dei medici, Aaroi-Emac, Fassid (Aipac-Aupi-Simet-Sinafo-Snr) e Fvm, hanno annunciato un nuovo sciopero, dopo quello confermato per martedì 5 dicembre da Anaao Assomed e Cimo-Fesmed:  "Il 18 dicembre fermeremo la sanità per 24 ore per non vederla fermata per sempre da una legge di Bilancio che premia gli evasori e distrugge il diritto alla cura e la tutela della salute".

Medici, sciopero di 24 ore il 18 dicembre

"Siamo sempre stati restii a proclamare uno sciopero nazionale - ricordano le sigle - perché, diversamente da altri scioperi, incide direttamente sulla risposta alla domanda di cura dei cittadini che è già da troppo tempo gravemente carente. Però, dopo le recenti delusioni sulle molteplici e ben note problematiche che questo Governo aveva promesso di risolvere, vediamo negata qualsiasi soluzione proposta, vediamo danneggiato ulteriormente il Servizio sanitario nazionale e siamo colpiti direttamente da misure inaccettabili sul lavoro e sulle pensioni".

Come precisato dai sindacati in una nota congiunta, la protesta del 18 dicembre potrebbe provocare diversi disagi: "Stop a tutti i servizi della sanità ospedaliera e territoriale indispensabili per le diagnosi e le cure non urgenti e per la sicurezza e le forniture alimentari, tra cui", elenca la nota: "Blocco delle prestazioni anestesiologiche, con paralisi delle sale operatorie, dei percorsi prechirurgici, degli ambulatori di terapia del dolore inclusa la partoanalgesia, e di tutte le consulenze differibili; blocco delle prestazioni di radiologia diagnostica, interventistica e ambulatoriale, della diagnostica di laboratorio, delle prestazioni psicologiche nei consultori, nelle neuropsichiatrie infantili, nei centri di salute mentale, delle prestazioni farmaceutiche in ospedale e sul territorio, dei servizi di igiene e sanità pubblica; blocco dei mercati di import export di derrate alimentari, macellazioni, forniture di carni e prodotti ittici; aumento dei tempi di attesa nei pronto soccorso per tutti i codici minori differibili".

Le motivazioni della protesta

Alla base del "braccia incrociate" dei camici bianchi, come sottolineato dalle sigle, ci sono le misure contenute nella nuova legge di Bilancio del governo Meloni: "Le motivazioni alla base dello sciopero di 24 ore di medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari, così come rappresentate agli organi di competenza nella proclamazione ufficiale inviata ieri, sono ben note al Governo che, per non soddisfarle, ha ritenuto di togliere al Parlamento il diritto di emendare la legge di Bilancio. Una Manovra che non sblocca il tetto alle assunzioni di nuovo personale; non contiene le misure necessarie per stabilizzare i precari della sanità; non finanzia a sufficienza i prossimi rinnovi contrattuali; non mantiene le promesse sulla valorizzazione extracontrattuale della specificità dei sanitari; non rimuove l'iniquo differimento della restituzione del Tfs di chi va in pensione; favorisce la fuga dal lavoro del pubblico impiego e in particolare dal Ssn; favorisce le cooperative e aumenterà i medici gettonisti; asseconda il profitto dei grandi gruppi della sanità privata; saccheggia le future pensioni dei sanitari anche più giovani e impedisce la rivalutazione di quelle già raggiunte".

La nota firmata da Alessandro Vergallo per Aaroi-Emac (Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani - Emergenza area critica), Roberta Di Turi per la federazione Fassid e Aldo Grasselli per Fvm (Federazione medici veterinari) contiene anche un appello all'esecutivo: "La legge di Bilancio del Governo Meloni deve essere cambiata. Gli obiettivi di questo sciopero sono molto chiari: difendere la sanità pubblica universalistica e solidale; proteggere il Ssn dal saccheggio di professionalità, risorse e domanda; difendere gli stipendi e le pensioni degli eroi del Covid; assicurare a ogni individuo, indipendentemente dalla sua ricchezza, ogni cura disponibile e appropriata".

La Manovra viene definita "iniqua e irricevibile" dai sindacati, un pacchetto di misure che non fa che penalizzare il Sistema sanitario nazionale e di conseguenza i pazienti: "Il mondo della sanità, gli 'eroi del Covid', il diritto alla tutela della salute che riguarda soprattutto le fasce più deboli della tanto amata 'nazione' sono un bancomat che il Governo usa per fare cassa e non dover così disturbare: extraprofitti delle banche, evasori fiscali e gruppi di investitori che stanno saccheggiando la sanità pubblica spostandone la domanda e le risorse alla sanità privata e al 'privato convenzionato'. La protesta già in atto da mesi - concludono i sindacati - continua in modo articolato e coordinato con lo sciopero del 17 novembre di Cgil e Uil, per continuare con la manifestazione nazionale Cisl del 25 novembre e proseguire con lo sciopero Aaroi-Emac, Fassid e Fvm del 18 dicembre. Non solo: le suddette date a loro volta si inseriscono in un calendario di proteste ancora più ampio, che riguarda molte altre rappresentanze sindacali di tutto il Ssn e ancor più esteso a tutto il pubblico impiego".

Continua a leggere su Today.it...

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I medici contro la Manovra: sciopero di 24 ore il 18 dicembre

Today è in caricamento