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Venerdì, 29 Marzo 2024
SCIOPERI

Sciopero dei supermarket: sabato spesa a rischio

Il 7 novembre gli addetti della grande distribuzione e della Coop incrociano le braccia, proprio nel giorno tradizionalmente dedicato alla spesa nei supermercati

Sarà un sabato di passione per i consumatori e per i gruppi della grande distribuzione: gli addetti dei centri commerciali e degli ipermercati incroceranno le braccia sabato 7 novembre, proprio nel giorno della settimana che più di ogni altro porta nei supermarket milioni di persone.

Rinnovo dei contratti nazionali, diritti e salario: queste le richieste dei lavoratori e dei sindacati, che scenderanno in piazza per la manifestazione nazionale indetta da Filmcas Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, che riguarderà gli addetti delle aziende aderenti a Federdistribuzione, Confesercenti e Distribuzione Cooperativa.

Lo slogan della protesta è "Fuori tutti", che riprende il famigerato e abusato "Fuori tutto" tanto in voga nella comunicazione pubblicitaria dei supermarket. Se le parti non si accorderanno, allora si replicherà la serrata il prossimo sabato 19 dicembre.

"Il nostro contratto collettivo è scaduto da dicembre 2013 e gli stipendi sono bloccati da allora - fanno sapere - Finora abbiamo visto solo sacrifici". I sindacati non arretrano: "Per abbassare il costo del lavoro, le aziende continuano a licenziare e a usare gli ammortizzatori sociali mentre, di conseguenza i carichi di lavoro aumentano. Vogliamo un contratto, un lavoro sostenibile, un salario dignitoso".

Federdistribuzione però replica, lamenta "un atteggiamento di chiusura" ma ribadisce "la volontà di proseguire la negoziazione per arrivare a concludere il contratto", sottolineando che gli aumenti sono possibili purché "erogati in un arco di tempo adeguato, il triennio 2016- 2018, e accompagnati da misure di sostenibilità, flessibilità e produttività". La Coop, dal canto suo, fa sapere di essere pronta a garantire "alcuni maggiori costi sociali a proprio carico", come ricorda La Stampa, "senza modificare i livelli retributivi già acquisiti dal personale oggi presente". Infine, dice la Coop, "la cooperazione vuole il rinnovo del Ccnl e opererà in tal senso, ma a condizioni che consentano l'equilibrio complessivo necessario per continuare a svolgere la propria funzione sociale". 

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