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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Uber cerca il dialogo, linea dura dei tassisti: sciopero nazionale il 23 marzo

L'azienda aveva proposto un incontro a tutte le sigle sindacali per discutere, ma i sindacati hanno proclamato l'astensione dal lavoro per quattordici ore

Sciopero nazionale dei tassisti il 23 marzo, dalle 8 alle 22. La decisione è stata presa dal "parlamentino" nazionale dei tassisti, composto dalla princiapli sigle sindacali, che si è riunito a Roma. A proclamare lo stop sono Unica Cgil, Fit Cisl Taxi, Ugl Trasporti Taxi, Ugl Taxi, Federtaxi Cisal, Usb Taxi, Uti e Unimpresa. Non hanno firmato il documento Uri, Uritaxi, Casartigiani e Confartigianato, mentre alcune sigle si sono riservate di aderire in seguito. 

Saranno rispettate le fasce di garanzia e assicurati i servizi sociali, ossia il trasporto degli anziani, dei portatori di handicap e dei malati.

L'annuncio dei tassisti arriva proprio nel momento in cui, dopo le tensioni della ultime settimane, Uber aveva inviato una lettera a tutte le sigle sindacali dei taxi per proporre "un incontro a porte chiuse" e fissarlo per il prossimo 20 marzo. Dai tassisti è arrivata una risposta fermamente negativa. 

L’Assemblea quadri della categoria ha fissato una nuova data spiega Nicola Di Giacobbe della Unica Cgil Taxi, “in protesta contro il decreto concorrenza che non mette al bando le app e il caporalato attraverso l’uso difforme delle stesse app che non rispettano le leggi del settore tpl non di linea e che tendono alla totale deregolamentazione del servizio”.

L'ultimo sciopero di categoria risale al 2012, quando era in carica il governo Monti. "Ancora una volta siamo stati umiliati: il governo non è stato in grado di fornire alcun tipo di risposta a delle semplici domande, nascondendosi dietro la sovranità del Parlamento" si legge nel documento. "Il governo non può tenere la pistola puntata sulla nostra testa con il 'ddl concorrenza' e chiederci di sederci al tavolo per i decreti attuativi", ha detto Valter Drovetto, vicesegretario Ugl Taxi. 

"I tassisti sono liberi di scioperare nel rispetto della legge, ossia rispettando i 10 giorni di preavviso. Sciopero legale, quindi, ma incomprensibile", ha commentato il presidente dell'Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, che ha aggiunto: "Ci sfuggono le ragioni della protesta, visto che i tassisti, almeno, sono stati ricevuti al ministero, a differenza di chi come noi rappresenta gli utenti. Invitiamo comunque il ministro dei Trasporti Graziano Delrio a convocare tutte le parti interessate alla riforma: taxi, Ncc, servizi tecnologici per la mobilità e associazioni di consumatori".

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