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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Scontrino elettronico, l'obbligo non riguarda tutti: ecco le categorie esonerate

Il Mef ha optato per il posticipo dell'obbligatorietà per alcune categorie di commercianti. Confermato il debutto della "lotteria degli scontrini" dal 1° gennaio 2020: la giocata minima costerà 1 euro

Scontrino elettronico obbligatorio, ma non per tutti. Ieri 1° luglio, per alcune categorie di venditori è scattato l'obbligo di memorizzare elettronicamente gli incassi giornalieri e trasmetterli per via telematica all'Agenzia delle Entrate attraverso i nuovi registratori di cassa, come previsto dalla legge di Bilancio 2019. Si tratta di tabaccai, giornalai, benzinai, tassisti, venditori ambulanti, commercianti di prodotti agricoli, professionisti e imprese che prestano servizi di telecomunicazione, radiodiffusione e di trasporto pubblico di persone e veicoli.

Scontrino elettronico, cosa cambia per commercianti e clienti

Ma cosa cambia in concreto per commercianti e clienti? I primi dovranno munirsi di registratori di cassa speciali collegati all’Agenzia delle Entrate; i secondi non si vedranno più rilasciato il “classico” scontrino, ma una ricevuta (sempre di carta) che non ha valore fiscale, ma utile per il cambio merce ed eventuali detrazioni. 

Le agevolazioni per adeguarsi alla nuova normativa

Per adeguarsi sono previste anche delle agevolazioni pari al 50% della spesa sostenuta per l'acquisto o l'adattamento degli attuali registratori di cassa, per un massimo di 250 euro in caso di acquisto e di 50 euro in caso di adattamento per ogni strumento.

Scontrino elettronico, le categorie di venditori esonerate

Come ricorda l'Unione nazionale consumatori, per ora però l’obbligo riguarda solo gli esercenti che effettuano attività di commercio al minuto e assimilate, con un volume d'affari superiore a 400mila euro. Per tutti gli altri commercianti il passaggio allo scontrino elettronico è stato posticipato invece al 1° gennaio del 2020.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha alla fine optato per il posticipo dell'obbligatorietà, fino alla fine dell'anno, per dare modo a questi piccoli imprenditori e lavoratori autonomi di organizzarsi in vista del passaggio alla certificazione digitale.

L’Unc sottolinea che per il momento saranno dispensate dall’obbligo anche quelle attività che non superano l'1% del volume d'affari complessivo realizzato nel 2018, e le cessioni e prestazioni effettuate su mezzi di trasporto in viaggi internazionali, come ad esempio sulle navi da crociera. In tutti questi casi, le attività svolte potranno continuare a essere certificate con la sola ricevuta cartacea. 

Scontrino elettronico e fatture semplificate

L'Unc spiega che con l'emanazione di un altro decreto il Mef ha inoltre stabilito che viene aumentato da 100 a 400 euro (cifra comprensiva di imponibile più Iva) il limite sotto il quale al posto dello scontrino elettronico si possono continuare a emettere le fatture semplificate, vale a dire quelle in cui devono essere indicati solo alcuni elementi informativi. E' un modo per agevolare l'attività ordinaria di soggetti che lavorano in alcuni settori specifici, come ad esempio nella ristorazione. 

Debutta anche la lotteria degli scontrini: ma a cosa serve?

E non è tutto. Il 1° gennaio 2020 debutta infatti anche la lotteria degli scontrini. Di cosa si tratta? In pratica, a partire dall'inizio del prossimo anno i contribuenti, dando il loro consenso e fornendo il loro codice fiscale, potranno partecipare all'estrazione di premi mensili fino a 10mila euro e di un maxi-premio annuale da un milione di euro. Chi vorrà partecipare riceverà per ogni euro speso 10 biglietti virtuali. La 'giocata' minima sarà di 1 euro. Con questa iniziativa il Mef punta a motivare i contribuenti a chiedere lo scontrino fiscale nel momento in cui effettuano qualsiasi tipo di acquisto, in modo da fare emergere quanto più nero possibile.

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