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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Segnaletica stradale: cambiano le modalità di presentazione dei ricorsi

Con l'entrata in vigore del DL Semplificazioni cambiano costi e procedura

Il Decreto Semplificazioni, convertito in legge, introduce diverse novità in materia di Codice della Strada come l'abrogazione del comma 3 dell'art. 37 del Codice della Strada.

Segnaletica stradale: cosa cambia

Prima delle modifiche introdotte dal Decreto Semplificazioni la legge prevedeva che "contro i provvedimenti e le ordinanze che dispongono o autorizzano la collocazione della segnaletica è ammesso ricorso, entro sessanta giorni e con le formalità stabilite nel regolamento, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, che decide in merito".

Dunque, chiunque volesse contestare un provvedimento in materia di segnaletica, perché lesivo di un interesse concreto, come ad esempio l'introduzione di un divieto di sosta o un senso unico, poteva notificare ricorso oltre che all'ente, al Ministero che doveva decidere in merito entro 60 giorni.

Caro Tar

La norma, contenuta dal comma 3 dell'art.37 del Codice della Strada, è stata abrogata dal DL Semplificazioni. Significa che adesso contro i provvedimenti e le ordinanze degli enti che decidono per l'apposizione e la manutenzione della segnaletica stradale sarà necessario notificare il ricorso esclusivamente all'ente competente, ricorrendo al giudice amministrativo.

La conseguenza della modifica, inevitabilmente, sarà una riduzione del contenzioso in materia, considerati i costi - certamente più alti - dei giudizi presso il tribunale amministrativo

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