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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Statali in smart working: metà lavorerà da casa, l'altra metà a orari scaglionati

Il ministro della Pubblica Aministrazione Fabiana Dadone ha firmato il decreto che prescrive la modalità di lavoro agile per il 50% degli Statali

Il ministro della Pubblica Aministrazione Fabiana Dadone ha firmato il decreto che prescrive la modalità di lavoro agile per il 50% degli Statali tra il personale "impegnato in attività da poter svolgere a distanza" con l'invito, per le amministrazioni dotate di adeguata capacità organizzativa e digitale, "a raggiungere le percentuali più elevate possibili". 

La decisione, effetto degli ultimi Dpcm del 13 e del 18 ottobre, prevede anche uno scaglionamento degli orari: "Massima flessibilità di lavoro - spiega il ministro - con turnazioni e alternanza di giornate lavorate in presenza e da remoto, comunque nel rispetto delle misure sanitarie e dei protocolli di sicurezza, anche prevedendo fasce di flessibilità oraria in entrata e in uscita".

"Dobbiamo evitare un nuovo lockdown generalizzato. I cittadini e le imprese non possono scegliere se rivolgersi o meno alle Pa e per questo è importante coniugare le esigenze di salute e sicurezza di tutta la nostra comunità con la necessità di garantire servizi sempre accessibili e di qualità. Questo deve essere chiaro: è la sfida che attende ogni amministrazione e ogni singolo dipendente pubblico del Paese".

Decreto smart working

Tra le altre misure previste dal decreto ministeriale "si adeguano i sistemi di misurazione e valutazione della performance alle specificità del lavoro agile per verificare l'impatto sui servizi e le attività e si monitorano le prestazioni rese in smart working anche in base alle segnalazioni di utenti e imprese".

Il lavoro agile sarà organizzato "senza vincoli di orario e luogo di lavoro, ma può essere organizzato per specifiche fasce di contattabilità senza maggiori carichi di lavoro. Ai lavoratori sono garantiti tempi di riposo e diritto alla disconnessione. Chi è in quarantena o fragile può comunque svolgere il lavoro agile".

Le amministrazioni "si adoperano per mettere a disposizione i dispositivi informatici e digitali ritenuti necessari, ma comunque rimane consentito l'utilizzo di strumentazione di proprietà del dipendente".

Per la rotazione del personale gli enti dovranno fare riferimento a "criteri di priorità: condizioni di salute dei componenti del nucleo familiare del dipendente, presenza di figli minori di 14 anni, distanza tra la zona di residenza/domicilio e la sede di lavoro, numero e tipologia dei mezzi di trasporto utilizzati e relativi tempi di percorrenza"

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