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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Le spiagge vanno a gara, previsti rimborsi per i balneari

Lunedì 30 maggio arriverà in aula al Senato il testo dell'emendamento del Governo al disegno di legge Concorrenza che contiene un'ipotesi di mediazione sul tema delle concessioni demaniali balneari

Spiagge, ci siamo: si sblocca il futuro degli stabilimenti balneari. Lunedì 30 maggio arriverà in aula al Senato il testo dell'emendamento del Governo al disegno di legge Concorrenza che contiene un'ipotesi di mediazione sul tema delle concessioni demaniali balneari, l'aspro tema delle spiagge da mettere a bando come chiesto dall'Europa. Il testo base sarà oggetto della mediazione dei gruppi che compongono la maggioranza: la proposta che ora verrà esaminata in commissione contiene una mediazione e in caso di contenziosi prolunga la validità delle concessioni a tutto il 2024. 

Ma vediamo nel dettaglio: la proposta prevede "criteri uniformi per la quantificazione dell'indennizzo" che il subentrante pagherà al concessionario uscente e relativo a perdita dell'avviamento di attività commerciali o turistiche, al valore residuo dei beni immobili sui quali siano stati effettuati investimenti.

Legittime le concessioni balneari fino a tutto il 2024

In poche parole quando nel 2024 le concessioni balneari verranno messe a gara - una gara pubblica europea - i concessionari uscenti potranno ottenere un rimborso per "aver avviato le attività". La proposta che ora verrà esaminata in commissione parla di una "definizione, anche in deroga alle norme del codice della navigazione, di criteri uniformi per la quantificazione dell'indennizzo da riconoscere al concessionario uscente, posto a carico del concessionario subentrante, in ragione della perdita dell'avviamento connesso ad attività commerciali o di interesse turistico, del valore residuo dei beni immobili oggetto di investimenti per l'esercizio dell'impresa, calcolato sulla base delle scritture contabili ovvero di perizia giurata redatta da un professionista abilitato, che ne attesta la consistenza, sempre che sussista un titolo legittimo per i beni per la cui realizzazione o utilizzo nell'attività di impresa sia richiesto un titolo abilitativo, compresa ove prevista la comunicazione o la segnalazione dell'autorità amministrativa".

Quanto alle tempistiche la proposta recita: "In presenza di ragioni che impediscano la conclusione della procedura selettiva entro il 31 dicembre 2023, ivi comprese, a titolo esemplificativo, la presenza di un contenzioso o difficoltà oggettive legate all'espletamento della procedura stessa, l'autorità competente può differire il termine di scadenza delle concessioni in essere per il tempo strettamente necessario alla conclusione della procedura e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2024". Fino a tale data "l'occupazione dell'area demaniale da parte del concessionario uscente è comunque legittima".

Concessioni balneari, via alle gare dal 2024

Il decreto concorrenza

Per velocizzare i tempi dell'esame del disegno di legge è stato affidato ai senatori il lavoro sugli articoli da 1 a 18 e da 29 a 32, inclusi quindi concessioni balneari e idroelettriche, servizi pubblici locali e farmaci, e ai deputati gli articoli 7 e 8, su trasporto pubblico locale, Ncc e taxi, e quelli da 19 a 28, su telecomunicazioni, Rc auto e attività d'impresa.

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