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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

L'allarme di Moavero: "Spread sale e borsa scende, pessima notizia"

Il ministro degli Esteri Enzo Moavero spiega perché nessuno, anche al governo, deve sottovalutare ciò che dicono gli indici economici, a partire dallo spread (ieri arrivato a 267) e dalla borsa (che ha perso il 10 per cento dal 4 marzo)

Anche a metà agosto lo spread "fa tremare" l'Europa. Intervistato oggi sul Foglio da Claudio Cerasa, il ministro degli Esteri Enzo Moavero spiega perché nessuno, anche al governo, deve sottovalutare ciò che dicono gli indici economici, a partire dallo spread (ieri arrivato a 267 punti base) e dalla borsa (che ha perso il 10 per cento da dopo le elezioni a oggi).

Moavero: "Spread sale e borsa scende, pessima notizia"

"Io non penso che quando si parli di spread si parla di un tema astratto che riguarda qualcosa che è distante dalle nostre vite. Gli indici dello spread, così come quelli delle borse, vanno osservati con attenzione perché se lo spread sale e la borsa scende è una pessima notizia per tutti noi italiani, per i nostri risparmi e investimenti, per i nostri mutui. Sento il problema, è un tema da non sottovalutare benché, credo, dipenda prevalentemente dal clima di incertezza che si è venuto a creare in Italia durante e dopo le elezioni del quattro marzo fino alla nascita del governo".

"E' comprensibile che a una fase di incertezza ne segua una di disorientamento e occorre lavorare bene per migliorare la nostra percezione di affidabilità. Se non si è affidabili gli investimenti solidi in un paese difficilmente arrivano. L'Italia oggi ha bisogno di questo: non investimenti mordi e fuggi ma investimenti che possano aiutare a dare una nuova, vera prospettiva di crescita al nostro paese".

Crisi turca: le conseguenze per l'Euro

"La crisi turca è una lezione per chi ha ancora ha dubbi se l'Euro sia o no positivo: lo è", così il ministro degli Esteri Enzo Moavero spiega al Foglio perché la crisi finanziaria della Turchia è una grande lezione per gli anti euro.

La Turchia spaventa l'Europa: crolla la Lira, rischio contagio per banche e spread 

"Il mio primo pensiero è di solidarietà verso un paese importante che è anche un attore cruciale negli equilibri commerciali e finanziari del Mediterraneo. Una situazione di crisi così è una cattiva notizia per tutti e richiama tutti noi a una doverosa vicinanza e a un'attenta vigilanza delle possibili conseguenze nel breve termine del crollo della lira turca".

"Quanto sta avvenendo in Turchia deve farci riflettere su un punto particolare che riguarda anche il nostro continente: trovarsi all'interno di una area solida come l'Europa, vale a dire di un'area capace di avere una moneta unica forte per più stati diversi e di creare tra quelli stati una rete di protezione in caso di problemi, è un vantaggio. Al contrario, avere una moneta che può fare riferimento unicamente al suo quadro nazionale può non offrire altrettante garanzie dinnanzi a una crisi finanziario e ad attacchi speculativi. Ciò che succede in Turchia andrebbe valutato con attenzione da chi continua ad avere dubbi se avere una moneta come l'Euro sia o no positivo: per me lo è".

Quanto ci costa l'aumento dello spread?

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