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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

La crisi cambia gli italiani: ora a tavola non si spreca più

Sei italiani su dieci nel 2016 hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari: è quanto emerge da una ricerca Coldiretti/Ixè in occasione della giornata "Spreco zero 2017"

ROMA - Dal ritorno in cucina degli avanzi ad una maggiore attenzione alla data di scadenza, ma anche la richiesta della family bag al ristorante e la spesa a chilometri zero dal campo alla tavola con prodotti più freschi che durano di più. Sono alcune delle strategie messe in atto da quasi sei italiani su dieci (58%) che nel 2016 hanno diminuito o annullato gli sprechi alimentari, secondo una indagine Coldiretti/Ixè divulgata in occasione della quarta giornata nazionale di prevenzione dello spreco alimentare, "Spreco zero 2017" promossa dal Ministero dell'Ambiente.

I DATI SUGLI SPRECHI - Nell'anno dell'entrata in vigore della legge 166/16 sugli sprechi alimentari il 33% degli italiani secondo l'indagine Coldiretti/Ixè li ha diminuiti, mentre il 31% gli ha mantenuti costanti, il 25% gli ha addirittura annullati mentre solo il 7% dichiara di averli aumentati. Nonostante questo il problema resta rilevate con lo spreco di cibo che nelle case degli italiani ammonta a circa 65 chili all'anno per persona. 

CHI E' CHE BUTTA - Agli sprechi domestici che secondo la Coldiretti rappresentano in valore ben il 54% del totale vanno aggiunti quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell`agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi in un anno.

GLI AVANZI AL RISTORANTE - Poco più di un italiano su tre (36%) quando esce dal ristorante porta a casa almeno talvolta gli avanzi con la cosiddetta 'family bag', ma una percentuale del 22% ritiene invece che sia da maleducati, da 'poveracci' e volgare o si vergogna comunque a richiederla mentre il 18% degli italiani non lascia alcun avanzo quando va a mangiare fuori. 

"L'ITALIA CHE CAMBIA" - "Di fronte a questa nuova esigenza - continua la Coldiretti - la ristorazione si attrezza e in un numero crescente di esercizi, per evitare imbarazzi, si chiede riservatamente al cliente se desidera portare a casa il cibo o anche le bottiglie di vino non finite e si mettono a disposizione confezioni o vaschette ad hoc spesso realizzate con materiale riciclabile e con design gradevole".

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