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Giovedì, 28 Marzo 2024
ECONOMIA

Sanità, macchinari inutilizzati e reparti chiusi: ecco la fabbrica degli sprechi

A Cagliari sono stati acquistati dei letti che non entrano negli ascensori. A Bari il nuovissimo reparto di ginecologia è chiuso per mancanza di personale. Il report di Cittadinanzattiva

Macchinari non utilizzati o funzionanti a scarto ridotto, reparti chiusi anche se appena ristrutturati o sottoutilizzati per mancanza di personale, attrezzatture e dispositivi non adatti alle esigenze dei pazienti, burocrazia costosa e che ostacola il percorso di cura dei pazienti.

Sono le principali aree di sprechi in sanità segnalate in un rapporto presentato da Cittadinanzattiva. Il report prende in esame 104 condizioni di spreco individuate da cittadini, associazioni ed operatori sanitari fra aprile 2014 e aprile 2015 e che a giugno 2015 risultavano ancora irrisolte. 

ACQUISTI INUTILI - Diverse segnalazioni riguardano gli sprechi nell'erogazione e nelle gare di acquisto per protesi ed ausili. Ad esempio, in Campania sono stati acquistati un gran numero di presidi per stomizzati con un acquisto unico centralizzato. Ma i presidi giacciono nei vari distretti delle Asl perché non conformi a quelli adatti ai pazienti.

Ospedale Cardarelli di Napoli al collasso | Foto di Nicola Clemente

PREZZI MAGGIORATI - I cittadini evidenziano in taluni casi, come nella AUSL di Forlì (Bagno di Romagna), che i plantari costano presso le sanitarie 120 euro, mentre la pubblica amministrazione li acquista a 180 euro ognuno.

Ecco altri casi di sprechi documentati in tutta Italia.

BARI - L'ospedale di Venere in provincia di Bari ha un reparto di ginecologia e ostetricia ristrutturato da poco, ma la sala operatoria di ostetricia è chiusa per carenza di personale.

Napoli, cittadini spingono in barella un ferito in ospedale | Foto N. Clemente

NAPOLI - Il nuovo complesso operatorio del San Paolo di Napoli, costruito nel 2006 e dotato di circa 900 metri quadrati, quattro sala operatorie, una sala open space con quattro posti di rianimazione e post operatoria mai aperta, lavora solo cinque ore al giorno.

LANUSEI - Nel presidio ospedaliero di Lanusei (provincia Ogliastra) è stata costruita una sala emodinamica con tutta l'attrezzatura di ultima generazione; da oltre un anno è ferma perché gli interventi previsti sono minimi e non ci sono gli specialisti.

TORTONA - E' stato chiuso il reparto di maternità, nonostante i locali fossero stati da poco rinnovati e tinteggiati; le attrezzature in dotazione, soprattutto una vasca per il parto in acqua e alcune incubatrici, sono rimaste inutilizzate.

CAGLIARI - A Cagliari, presso l'Unità operativa di ortopedia dell'ospedale, sono stati acquistati letti troppo grandi che non entrano negli ascensori.

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