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Sabato, 20 Aprile 2024
Piove sul bagnato

Aumenta ancora il tasso di interesse dei mutui

A luglio il Taeg è salito a 2,45 contro l'1,7 di un anno fa. Secondo l'Unione nazionale consumatori chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile ha perso 46 euro al mese. E a breve sono attesi nuovi rincari

Continua la corsa dei tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie. A luglio i tassi sui mutui per l'acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (tasso annuale effettivo globale, Taeg) si sono collocati al 2,45%, in accelerazione rispetto al 2,37% di giugno. Ma è molto probabile che a breve assisteremo a nuovi rialzi. Proprio ieri infatti la Bce ha annunciato un aumento dei tassi di interesse di ben 75 punti base (lo 0,75%) per rispondere all'inflazione e proteggere l'Euro.

"Il Consiglio direttivo - scive la Banca centrale in una nota - prevede di aumentare ulteriormente i tassi di interesse, perché l'inflazione rimane troppo alta ed è probabile che rimanga al di sopra dell'obiettivo (il 2%, ndr) per un lungo periodo". Secondo la governatrice Christine Lagarde, il costo della vita "potrebbe aumentare ulteriormente nel breve termine". E questo a causa della "impennata dei prezzi di energia e generi alimentari", della "pressioni sulla domanda in alcuni settori" e delle "strozzature dell'offerta", a cui aggiungere la debolezza dell'Euro, che sta esacerbando la situazione. 

Il rialzo comunicato ieri segue quello fatto a fine luglio, quando l'aumento era stato dello 0,5%. E potrebbe non essere l'ultimo. 

Cosa sono i tassi di interesse 

I tassi di interesse indicano quanto costa prendere denaro in prestito ad esempio presso un istituto di credito o quanto si riceve di interesse per i propri risparmi su un conto corrente. I tassi di interesse che le banche applicano a cittadini e imprese rispecchiano solitamente l'andamento di quelli fissati dalla Bce, per quanto possano essere influenzati anche da altri fattori. Il rialzo dei tassi comunicato dovrebbe in teoria servire a frenare l'aumento dei prezzi e presevare il potere d'acquisto dei consumatori. Ma la misura potrebbe avere dei contraccolpi, specie per chi deve prendere dei soldi in prestito o ha un mutuo a tasso variabile. 

Dona (Unc): stangata da oltre mille euro l'anno per chi ha un tasso variabile

Il tasso sui mutui al 2,45% a luglio è una vera "iattura che segue l'annuncio di ieri della Bce" è il commento di Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori. Che spiega: "In un anno il Taeg è passato da 1,7486 di luglio 2021 al 2,45 di luglio 2022, con un rialzo di 70 punti base. Considerando l'importo e la durata media di un mutuo, si tratta di un aumento della rata, per chi ha un tasso variabile, pari a 46 euro al mese, 552 euro all'anno". Per i consumatori, prosegue Dona, si tratta di una stangata a cui si aggiunge l'incremento di ieri deciso dalla Bce, pari a 0,75 punti percentuali, che determinerà, a regime, un rincaro della rata pari a 52 euro al mese, 624 euro annui. Insomma, alla fine si tratta di una "mazzata" pari a 1.176 euro. 

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