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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Italia

Pil, Italia maglia nera in Europa. L'Ue avverte Roma: "Rischio recessione prolungata"

La Commissione Europea prevede una crescita di appena 0,2 punti per il 2019. Ma Salvini ostenta ottimismo: "Non hanno mai beccato una previsione, succederà esattamente il contrario"

L'Italia resta la maglia nera d'Europa per la crescita attesa, ma il divario con gli altri Paesi si fa sempre più ampio. Non solo: secondo la Commissione Europea, che ha tagliato la crescita stimata del nostro Paese nel 2019 dall'1,2% di novembre 2018 allo 0,2%, il reddito di cittadinanza da solo non sarà sufficiente ad invertire la rotta come auspicato dal governo. Secondo l'Ue nel 2019 l'Italia crescerà di oltre 1 punto percentuale in meno rispetto alla media dell'Eurozona (+1,3% nel 2019). La crescita dell'Italia è attesa a +0,8% nel 2020, stabilmente la più lenta d'Europa. Nel 2018 la crescita è stata dell'1%.

Pil, la crescita è un miraggio: Italia maglia nera in Europa

Il secondo Paese peggiore per crescita prevista quest'anno è la Germania, con la cui economia quella italiana ha forti legami, il cui Pil però è stimato in aumento dell'1,1%, cioè 0,9 punti percentuali in più del Bel Paese. Va sempre ricordato che si tratta di previsioni, destinate ad essere aggiornate e riviste in futuro, ma il divario con gli altri Paesi è molto consistente: ci supera di ben due punti percentuali la Grecia, a +2,2%, che comunque parte da livelli più bassi; il Portogallo ci supera di 1,5 punti percentuali (+1,7%); la Spagna di 1,9 pp (+2,1%); la Francia di 1,1 pp (+1,3%). Anche il Regno Unito, alle prese con la Brexit, è atteso crescere dell'1,3% quest'anno. L'Ue a 27 e l'Ue a 28 hanno una crescita del Pil stimata dell'1,5% nel 2019.

La Commissione Europea: "Investimenti modesti, il reddito non basta"

L'impatto del reddito di cittadinanza nella crescita del Pil sarà marginale e non basterà ad invertire la rotta. Nelle Previsioni economiche d'inverno diffuse oggi, la Commissione Europea afferma che in Italia "i consumi privati dovrebbero sostenere la crescita del Pil, aiutati da un aumento del reddito disponibile, a causa di prezzi del petrolio in calo e sostenuto in modo marginale dall'introduzione del reddito di cittadinanza, ma in parte indebolito da un peggioramento delle prospettive occupazionali". Inoltre, scrive la Commissione, "gli investimenti delle imprese sono previsti in forte decelerazione nel 2019, per rimanere modesti nel 2020. Dopo l'arretramento segnato nella prima metà del 2018, le esportazioni si sono riprese e si stima che crescano ad un ritmo più vicino a quello della domanda estera nel periodo considerato. Mentre gli investimenti in rallentamento dovrebbero indebolire la crescita dell'import, l'export netto probabilmente fornirà un sostegno marginale alla crescita del Pil".

Pil, Italia sotto esame: "Possibile recessione prolungata"

Come se non bastasse, per l'Italia "le prospettive di crescita sono soggette ad elevata incertezza". Pertanto, scrive la Commissione Europea, "un'economia globale più debole delle attese e l'impatto dell'accresciuta incertezza politica sulla fiducia e sulle condizioni di finanziamento del settore privato potrebbero portare ad una recessione più prolungata".

Salvini: "L'Ue non ha mai beccato una volta le previsioni"

"La Commissione Europea non ha mai beccato una volta le previsioni". Lo ha affermato il vicepremier Matteo Salvini, a 'Radio anch'io' su Rai Radio1, nella giornata delle nuove stime di crescita del pil nell'Ue da parte della Commissione europea, in arrivo ma date in cale sull'Italia: "Secondo me succederà esattamente il contrario, se si rimettono nelle tasche degli italiani venti miliardi l'economia va avanti o va indietro?".

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