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Mercoledì, 24 Aprile 2024
"End the Cage Age"

Stop alle gabbie negli allevamenti (in modo graduale): c'è il sì del Parlamento europeo

Con una maggioranza schiacciante gli eurodeputati hanno approvato una risoluzione che esorta la commissione a intervenire. L'iter per arrivare ad una nuova legge comunitaria è però ancora lungo. Sono più di 300 milioni gli animali rinchiusi ogni anno

Gli allevamenti nelle gabbie potrebbero ben presto diventare banditi negli Stati Ue. Il Parlamento europeo  ha infatti approvato una risoluzione che esorta la Commissione europea a vietare l'uso delle gabbie negli allevamenti entro il 2027, in risposta all'iniziativa dei cittadini europei "End the Cage Age". Il Parlamento ritiene necessario che l'eliminazione graduale delle gabbie si basi su una valutazione d'impatto scientificamente fondata e che sia garantito un periodo di transizione adeguato. La risoluzione è stata adottata oggi con 558 voti favorevoli, 37 contrari e 85 astensioni.

La risoluzione approvata ieri sottolinea anche che tutti i prodotti immessi sul mercato dell'UE - compresi quelli importati - devono essere conformi ai futuri standard senza gabbie. Inoltre, come spiegano gli 'Animalisti italiani' la risoluzione ha rimarcato la necessità di fornire adeguati incentivi e programmi finanziari per sostenere gli allevatori nella transizione verso sistemi senza gabbie. Insomma, ora la palla passa alla Commissione. Certo è che quello lanciato dal Parlamento Ue è un segnale forte. 

Sostegni agli allevatori per abbandonare le gabbie

Le alternative all'allevamento in gabbia, notano i deputati, sono già utilizzate con ottimi risultati in diversi Stati membri e si dovrebbero sviluppare, migliorare e incentivare sistemi alternativi. Gli eurodeputati hanno però anche concordato che una legislazione comunitaria sarà necessaria per garantire condizioni di parità agli allevatori di tutti i Paesi Ue. Insomma, il cammino è ancora lungo e siamo solo all'inzio. Un punto fermo è quello dei 'ristori'. Prima di mettere al bando le gabbie, gli agricoltori e gli allevatori dovranno ricevere sostegni adeguati per adeguarsi alla nuova normativa. Nella nota del Parlamento Ue viene poi fatto presente che dovranno essere forniti "servizi di consulenza e formazione adeguati, incentivi e programmi finanziari, per evitare una perdita di competitività e una conseguente delocalizzazione della produzione dell'Ue verso Paesi terzi con obiettivi meno ambiziosi in termini di benessere degli animali". L'approccio della nuova legislazione dovrebbe inoltre tenere considerazione le caratteristiche di ogni animale, "prevedendo sistemi di stabulazione adatti alle proprie esigenze specifiche". 

"Più di 300 milioni di animali ancora chiusi in gabbie anguste"

La Commissione ha in programma di annunciare la sua risposta il 30 giugno di quest'anno, che dovrebbe risultare in una proposta di nuova legislazione e che poi dovrebbe essere approvata del Parlamento europeo e del Consiglio dell'UE. "Ci aspettiamo di vedere il passaggio dalle parole all'azione" si legge nella nota degli animalisti italiani che spiegano come la risoluzione esorterà al commissione UE a "rivedere l'obsoleta direttiva europea sugli animali d'allevamento per eliminare gradualmente i crudeli sistemi di allevamento in gabbia. Questo eviterà che più di 300 milioni di animali - come galline, maiali e conigli - siano ancora tenuti in gabbie anguste ogni anno". 

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