Reddito di cittadinanza: per chi lo perde arriva l'assegno da 350 euro
Aumenta il numero delle famiglie avviate al nuovo percorso di supporto per la formazione e il lavoro. Cosa significa e quali sono le opzioni per chi ha ricevuto l'sms dell'Inps che annuncia lo stop al Reddito
"Gentile utente, il 31 agosto terminerà il suo periodo di fruizione del Rdc. Dal 1° settembre parte la nuova misura Supporto Formazione e Lavoro. Info e Faq sui siti Inps e ministero Lavoro". Questo è il testo del messaggio ricevuto oggi, 25 agosto, da circa 33mila percettori del Reddito di cittadinanza. Non sono i primi, già nelle scorse settimane erano state inviate migliaia di messaggi identici. I destinatari sono i cosiddetti "occupabili" cioè i percettori senza componenti disabili, minori oppure over 60 in famiglia e non presi in carico dai servizi sociali che hanno raggiunto i sette mesi di fruizione del sussidio per il 2023.
Resta però la possibilità di essere presi in carico dai servizi sociali entro il 31 ottobre, e quindi continuare a fruire del Reddito di cittadinanza oltre le sette mensilità, fino a dicembre 2023.
Chi non avrà più il reddito e non è seguito dai servizi sociali può presentare la domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl): una strada che porta ad avere 350 euro mensili. Vediamo meglio cosa succede.
Quanti cittadini perdono davvero il reddito di cittadinanza
In tutto, ha fatto sapere l'Inps, le famiglie coinvolte dallo stop al Reddito di cittadinanza (dopo averne fruito per sette mensilità nel 2023) da fine luglio alla fine dell'anno saranno 229.080. I primi 154.507 nuclei sono stati avvisati a fine luglio, altri 33.765 adesso. Per i prossimi mesi se ne stimano altri 17.317 a settembre, 12.784 a ottobre, 6.844 a novembre, 3.863 a dicembre. I 159mila nuclei interessati dalla comunicazione di fine luglio però nella realtà sono di meno. In parte sono stati già presi in carico dai servizi sociali e quindi sono rientrati nel beneficio.
Cosa succede dopo l'sms che annuncia lo stop al Rdc
Chi non avrà più il reddito e non è seguito dai servizi sociali può presentare la domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro (Sfl). Se ci sono i requisiti, scatta l'avviamento al percorso di professionalizzazione e di inserimento lavorativo durante il quale, per complessivi 12 mesi, potranno ricevere un contributo di 350 euro mensili.
Per accedere al Sfl, è necessario, seguire un percorso preciso:
- fare domanda;
- sottoscrivere il Patto di attivazione digitale (Pad);
- contattare almeno tre Agenzie per il Lavoro; sottoscrivere il Patto di servizio personalizzato;
- avviare un'iniziativa di attivazione al lavoro come indicata nel Patto di servizio.
Sfl e e reddito da lavoro sono compatibili. I guadagni percepiti non concorrono alla determinazione del beneficio economico, entro il limite massimo di 3.000 euro lordi annui.
La piattaforma per le nuove misure di inclusione sociale e contrasto alla povertà è il Sistema informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa (Siisl), che permetterà di gestire anche la misura dell'Assegno di inclusione (Adi), in vigore da gennaio 2024, destinata ai nuclei in cui siano presenti almeno un minore o un disabile o un over 60 o un componente inserito in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali.
La piattaforma non sarà destinata solo a coloro che non percepiranno più il reddito di cittadinanza, ma anche a quanti si affacciano per la prima volta al mondo del lavoro o desiderano reinserirsi.
Sui siti istituzionali del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dell'Inps sono presenti le informazioni per accedere alla nuova misura e le Faq nelle quali sono riportate anche alcune informazioni per la gestione della fase transitoria. A breve saranno disponibili le istruzioni operative che consentiranno di fare domanda per il Supporto per la Formazione e il Lavoro e accedere alla piattaforma Siisl.
Sul sito dell'Inps c'è anche una video guida interattiva sull'addio al reddito di cittadinanza.
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