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Giovedì, 18 Aprile 2024
Crisi economica

Crisi, da gennaio a marzo si sono uccise 51 persone

Aumento esponenziale dei casi di depressione "mortale" rispetto a un anno fa: nel primo trimestre 2013 i suicidi erano stati 31. Spicca un altro dato: ad "arrendersi" sono esclusivamente gli uomini

Il 5 luglio scorso, era un sabato, l'ultimo suicidio "per crisi". Si tratta di Gaetano V, 52 enne di origini siciliane che, dopo anni di lavoro nell'edilizia, travolto dalla crisi del mattone, si è tolto la vita a San Bartolomeo al Mare, in provincia di Imperia. Ma quello dell'operaio edile - come riporta l'Adnkronos - è solo l'ultimo dei tanti casi in progressivo aumento in Italia di lavoratori, ex lavoratori disperati per la situazione economica che si arrendono. 

Secondo quanto emerge dallo studio condotto dal laboratorio di ricerca socio-economica Link Lab Campus, nel primo trimestre del 2014 si è registrato un aumento drammatico: 51 casi rispetto ai 32 registrati nello stesso periodo nel 2013. Un incremento graduale iniziato lo scorso anno: 149 casi complessivi nel 2013 rispetto agli 89 del 2012. 

SOLO UOMINI - I dati rilevano inoltre come le vittime della crisi appartengano quasi esclusivamente all'universo maschile: dei 51 decessi registrati nel primo trimestre del 2014, 50 sono uomini. 

55-64 ANNI - Nel primo trimestre del 2014 la fascia d'età maggiormente interessata è quella che va dai 55 ai 64 anni con un'incidenza percentuale pari al 29,4%. A seguire la classe di età 45-54 per la quale si registra il 23,5% e auella 35-44 anni in cui le vittime di suicidio rappresentano il 19,6% del totale. 

GIOVANI - Preoccupante appare anche il numero di suicidi tra i più giovani: quasi il 6% delle vittime ha infatti un'età compresa tra i 25 e i 34 anni mentre circa il 4% ha meno di 25 anni. 

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