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Giovedì, 18 Aprile 2024
Partiti in pressing

Superbonus al 110%, si cambia ancora. E ora il M5s vuole estenderlo "ad altri settori"

Il governo apre alla proroga per le villette. I 5 Stelle spingono per un "superbonus energia"

Il governo apre a nuove modifiche sul Superbonus al 110%. Su pressing dei partiti (che avevano già ottenuto lo sblocco alla cessione multipla dei crediti) potrebbe infatti essere prorogato il termine del 30 giugno per le unità unifamiliari. A riferirlo è il deputato leghista Alberto Gusmaroli, primo firmatario di un'interrogazione posta all'esecutivo in Commissione finanze, e a cui, "pur con tutte le cautele del caso", il sottosegretario al Mef Federico Freni avrebbe dato risposta positiva. Il rinvio dovrebbe essere attuato dopo l'approvazione del documento di economia e finanze.

Che cosa cambia dunque? A oggi il bonus può essere chiesto anche per le unità familiari, in buona sostanza le villette, ma solo fino al 31 dicembre prossimo e a patto che entro il 30 giugno si realizzi almeno il 30% dei lavori. La modifica di cui si parla dovrebbe cancellare proprio la scadenza del 30 giugno permettendo ad altri beneficiari di accedere alla detrazione. Nella sua risposta all'interrogazione, Freni ha spiegato che sono in corso "approfondimenti istruttori" presso i "competenti uffici dell'Amministrazione finanziaria e degli altri Dicasteri interessati", anche per valutare la compatibilità della proroga "con le previsioni inserite nel documento di finanza pubblica per il 2022 in corso di predisposizione". In effetti la proroga avrebbe un costo non così marginale, andando a pesare sul bilancio dello Stato per 4-500 milioni. Soldi che si andranno a sommare agli oltre 21 miliardi già ammessi a detrazione (dati Enea al 1° marzo 2022).

Un fiume di denaro che secondo i detrattori della misura finisce spesso e volentieri nelle tasche di è già benestante e non avrebbe bisogno di un aiuto dello Stato per pagarsi i lavori di ristrutturazione. Di diverso avviso sono le principali forze politiche (M5s Lega, Pd e Forza Italia, ma anche Fdi) che invece sostengono senza particolari distinguo l'utilità dell'agevolazione, considerata un "volano" per la ripresa economica. In prima linea c'è il M5s che ha fatto del superbonus una sua seconda bandiera e che plaude alla proroga sulle villette (non ancora ufficiale, ma certamente più vicina). Un correttivo, spiega il deputato Alessio Villarosa, che "eviterebbe il fallimento di tutti gli interventi che a giugno non potranno rispettare la quota del 30% dei lavori". Motivo per cui, secondo Villarosa, il governo dovrebbe "rispettare nel minor tempo possibile" l'impegno preso in Commissione finanze.

Il M5s vuole un "superbonus energia"

C'è di più: il senatore Mario Turco, altro esponente dei 5 Stelle, chiede all'esecutivo un altro passo in avanti. Anzi: un altro superbonus. "Siamo convinti che questo meccanismo fiscale vada esteso anche ad altri comparti e misure", dice il senatore, "soprattutto in tema energetico". Secondo Turco andrebbe dunque introdotto un 'superbonus energia' per le imprese che investono sulle fonti rinnovabili. "L'ondata di rincari sul fronte energetico sta stringendo le nostre pmi in una morsa che in molti casi rischia di essere fatale: il governo ha il dovere di intervenire", sottolinea. Il superbonus al 110% "è la dimostrazione che questo sistema voluto dal M5s e ora sostenuto da tutto il Parlamento funziona. Dobbiamo sfruttare tutte le sue potenzialità senza perdere altro tempo".

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