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Giovedì, 18 Aprile 2024
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I dubbi di Draghi sul superbonus: "Ha creato distorsioni e incentivato moltissime frodi"

Per il premier la misura ha "dato beneficio" ma anche provocato "un aumento straordinario dei prezzi dei componenti necessari alle ristrutturazioni e all'efficientamento energetico"

Alla fine sul superbonus hanno vinto i partiti, M5s in testa, che chiedevano di rimuovere i vincoli introdotti nella bozza della legge di bilancio. Verrà dunque eliminato il tetto Isee di 25mila euro per le villette unifamiliari quale paletto per accedere al credito d'imposta del 110% prevedendo solo uno stato di avanzamento lavori del 30% al 30 giugno 2022. Il premier Draghi tuttavia non nasconde le sue perplessità. 

"C'erano buoni motivi, a parte l'aspetto di finanza pubblica, per la riluttanza del governo ad estendere ulteriormente il superbonus" ha detto il premier nel corso della conferenza stampa di fine anno. L'esecutivo ritiene, ha riferito Draghi, che la misura abbia "indubbiamente dato molto beneficio, ma che abbia anche creato distorsioni, come un aumento straordinario dei prezzi dei componenti necessari alle ristrutturazioni e all'efficientamento energetico".

Il presidente del consiglio ha poi spiegato che "oggi un'unità di efficientamento costa molto di più di prima, le emissioni vanno giù ma non così tanto per assorbire aumento di prezzo. E' la logica del 110% che non rende più la contrattazione di un prezzo importante rilevante". Infine il superbonus, ha aggiunto, "ha incentivato moltissime frodi, è di stamattina la segnalazione che ho ricevuto dall'Agenzia delle entrate che ha bloccato 4 miliardi di crediti che erano stati dati come cedibili".

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