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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'agevolazione fiscale

Superbonus: la proroga (non per tutti) e le novità sui crediti

Mentre la commissione finanze ha dato il via libera alla proroga fino al 30 settembre per le villette unifamiliari che hanno effettuato almeno il 30% dei lavori entro la stessa data del 2022, si fanno strada anche soluzioni per la questione dei crediti incagliati. Ecco le ultime ipotesi

È in corso in questi giorni il passaggio parlamentare della conversione in legge del decreto relativo al superbonus, l'agevolazione fiscale per gli interventi di ristrutturazione che migliorano l'efficienza energetica di case e condomini. Giovedì 30 marzo la Camera ha dato il via libera alla questione di fiducia sul decreto che riguarda le modifiche al meccanismo dei crediti fiscali maturati con i lavori edilizi e al superbonus. L'ok finale di Montecitorio è fissato per la tarda mattinata di martedì 4 aprile (lunedì i relativi ordini del giorno). Il provvedimento, poi, passerà quindi all'esame del Senato: deve essere convertito in legge entro il 17 aprile. In tutto finora sono stati approvati sedici emendamenti da parte della commissione finanze alla Camera. E si attende ora il voto finale.

Tra le novità introdotte, una riguarda le villette unifamiliari. La commissione finanze, infatti, ha dato il via libera alla proroga al 30 settembre 2023 per chi ha effettuato almeno il 30% dei lavori entro la stessa data del 2022. Ci sarà così ancora tempo per concludere la spesa e portarla in detrazione beneficiando del 110%. Per salvare le cessioni del 2022, inoltre, arriva la possibilità per chi non ha concluso il contratto di cessione entro il 31 marzo di effettuare la comunicazione all'Agenzia delle entrate con la cosiddetta "remissione in bonis": ovvero, entro il 30 novembre, pagando una sanzione di 250 euro.

Cessione e sconto in fattura restano per l'eliminazione delle barriere architettoniche e anche per gli istituti per le case popolari (Iacp), le onlus e il terzo settore, e per i lavori su immobili colpiti da eventi sismici e anche per l'alluvione delle Marche. Si allarga poi ulteriormente, anche a tutti i cessionari che acquistano crediti da una banca, lo scudo della responsabilità in solido per chi acquista i crediti del superbonus. Per banche e imprese che hanno acquistato crediti, inoltre, c'è poi l'estensione della fruizione da quattro a dieci anni. Ma dopo la polemica per lo "stralcio" di una misura analoga, pensata soprattutto per aiutare i redditi più bassi, è stata concessa la possibilità di spalmare in dieci anni la detrazione anche per i contribuenti che non hanno sufficiente capacità fiscale.

Per risolvere la questione dei crediti incagliati (19 miliardi di euro) si fa strada l'ipotesi di ricorrere a un "veicolo finanziario" in grado di acquistarli e rivenderli, ridando liquidità al sistema e sbloccando un'impasse che da qualche mese tiene in scacco imprese e cittadini. Si pensa, però, anche a uno "scambio" con i Btp (i buoni poliennali del Tesoro). Il "veicolo" vedrebbe impegnate le grandi società pubbliche, con Enel X in testa, che offrirebbero così la propria mano tesa al governo.

Intanto l'esecutivo, con un lavoro di "moral suasion" su banche e istituzioni, ha incassato la promessa a far ripartire le acquisizioni dei crediti. A banche, intermediari finanziari e assicurazioni che hanno esaurito la propria capienza fiscale sarà offerta la possibilità di utilizzare i crediti al fine di sottoscrivere emissioni di Btp poliennali da dieci anni per smaltire fino al 10% dei crediti scontati annualmente. La misura vale per gli interventi effettuati fino al 2022 e il primo utilizzo, si precisa, può essere effettuato in relazione alle emissioni effettuate dal primo gennaio 2028.

L'ipotesi del veicolo finanziario era nell'aria da giorni, ma si attendeva prima di capire come si sarebbe sviluppato il lavoro in Parlamento. Una volta visto che gli emendamenti avevano preso la strada giusta, si è potuti uscire allo scoperto. La soluzione strutturale per i crediti edilizi incagliati "esiste", assicura Enel X: è "un veicolo finanziario" con uno schema che la società ha "già testato con alcuni partner finanziari su volumi limitati". "Siamo quasi pronti, è questione di poco e potremo dare un decisivo impulso allo sblocco dei decreti incagliati", assicura il ceo Francesco Venturini.

Di seguito, spiegate in breve, le principali modifiche introdotte finora nel corso dell'esame alla Camera.

  • Villette e case unifamiliari - Proroga al 30 settembre 2023 del superbonus edilizio al 110% nel caso in cui al 30 settembre dello scorso anno sia stato eseguito il 30% delle opere.
  • Edilizia libera - Per i lavori che non richiedono permessi o altri titoli abilitativi, si potrà continuare a usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per le spese sostenute per interventi per i quali al 17 febbraio 2023 (data di entrata in vigore del decreto) non siano stati versati acconti, a fronte di un'autocertificazione da parte del cedente il credito e da parte del cessionario che attesti l'avvio dei lavori prima di quella data.
  • Barriere architettoniche - È passato l'emendamento che deroga dallo stop allo sconto in fattura e cessione del credito per le spese sostenute per l'eliminazione delle barriere architettoniche.
  • Aree sismiche - La cessione del credito o lo sconto in fattura per gli interventi relativi al superbonus continuano ad applicarsi per i lavori nelle aree classificate a rischio sismico alto o medio compresi in piani di recupero edilizio o di riqualificazione urbana, approvati dai consigli comunali prima del 17 febbraio e che concorrano al risparmio energetico e all'adeguamento antisismico dei fabbricati.
  • Territori alluvionati delle Marche - Possono continuare a usufruire della cessione del credito o dello sconto in fattura gli interventi effettuati su immobili situati nelle Marche danneggiati dalle alluvioni del 2022 e per i quali sia stato dichiarato lo stato di emergenza.
  • Iacp e onlus - Resta la possibilità della cessione del credito o dello sconto in fattura anche per i lavori edilizi (diversi dal superbonus) effettuati su Iacp (istituto autonomo case popolari), edifici di onlus e cooperative a condizione che i componenti dei consigli di amministrazione non abbiano percepito compensi o indennità di carica.
  • Varianti - Sono ammessi alla detrazione del 110% e possono utilizzare la cessione del credito o lo sconto in fattura i progetti di variante alla Cila (comunicazione di inizio lavori asseverata), anche se presentati dopo il 17 febbraio.
  • Compensazione crediti-Btp - Le banche, le assicurazioni e le istruzioni finanziarie che hanno esaurito la loro capienza fiscale potranno utilizzare crediti fiscali 2022 derivanti da bonus edilizi per acquistare Btp con scadenza almeno decennale. Potrà essere utilizzato per l'acquisto dei Btp un ammontare di crediti fino al 10% di quelli scontati annualmente. I Btp, di emissione ordinaria, potranno essere sottoscritti a partire dal 1° gennaio 2028.
  • Norma "salva crediti" - Arriva la norma che "salva" i crediti maturati nel 2022 e che il 31 marzo 2023 rischiavano di scadere per la mancata definizione del contratto di cessione con la banca e la relativa comunicazione dell'Agenzia delle entrate. Con un emendamento del relatore è stato previsto che la comunicazione all'Agenzia delle entrate della cessione del credito può essere effettuata anche se il contratto di cessione non sia stato concluso.
  • Responsabilità in solido - I cessionari che acquistano da una banca i crediti derivanti da bonus edilizi sono esclusi dalla responsabilità solidale in caso di agevolazioni indebitamente percepite, se la banca ha rilasciato un atto di possesso della specifica documentazione sulle opere che attestano il credito.
  • Detrazioni superbonus fino a dieci anni - In arrivo la possibilità per i privati che hanno usufruito del superbonus senza cessione del credito o sconto in fattura di spalmare in dieci anni il credito fiscale corrispondente, anziché in quattro o cinque anni. La norma è stata introdotta per consentire di usufruire a pieno dell'agevolazione fiscale a chi ha redditi più bassi e risulterebbe incapiente.

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