rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
L'indagine

Superbonus: così la spesa per lo Stato è raddoppiata

I numeri dell'ufficio parlamentari di bilancio. Il costo stimato era di 35 miliardi lordi, ma la mancanza di "elementi di selettività" ha fatto lievitare il costo. Nel biennio 2021-2022 l'incentivo avrebbe generato 1 punto di Pil

Il ricorso al superbonus "è risultato nettamente superiore rispetto alle previsioni formulate originariamente nelle Relazioni tecniche dei provvedimenti che lo hanno introdotto". A fronte "di una stima iniziale di quasi 10 miliardi l'anno di investimenti finalizzati all’efficientamento energetico, i lavori agevolati" hanno raggiunto i "65,2 miliardi complessivi" per un totale di 72 miliardi di detrazioni o crediti di imposta. Ad affermarlo è Lilia Cavallari, presidente dell’Ufficio parlamentare di bilancio (Upb), l'organismo indipendente che svolge funzioni di controllo sui conti pubblici, intervenuta oggi in audizione in Commissione Finanze e tesoro del Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale. 

Nelle stime ufficiali era infatti atteso "un impatto finanziario complessivo di 33,6 miliardi dal 2020 al 2036. Tale effetto - ha sottolineato Cavallari - era generato da un costo lordo complessivo della misura pari a circa 35 miliardi, concentrato sui primi anni, compensato per quasi 1,5 miliardi da maggiori entrate derivanti dagli effetti indotti dai maggiori investimenti".  Queste stime sono però state riviste al rialzo tant'è nel complesso la spesa per le agevolazioni edilizie (compresi bonus facciate, ristrutturazioni, ecc.) è ormai destinata a superare i 110 miliardi.

"Aver posto l'intero costo dell'intervento a totale carico dello Stato senza introdurre elementi di selettività ha generato una spesa nettamente superiore a quella per gli interventi di riqualificazione energetica agevolati in precedenza" ha osservato la presidente dell'Upb, la quale ha aggiunto che nel 2020 la spesa per il "cosiddetto Ecobonus ammontava a circa 4,5 miliardi nel 2020". Le stime per il superbonus erano invece "basate su una previsione ufficiale di spesa di 35 miliardi per l'intero periodo di validità della misura". Ma come sappiamo sono state ampiamente disattese dai fatti. 

Nel biennio 2021-2022 il superbonus ha generato 1 punto di Pil

Più difficili da valutare, ha evidenziato la presidente dell'Upb, "sono gli effetti che l’intervento ha avuto sull’economia italiana". L'impiego di "ingenti risorse" ha comunque comportato "sensibili effetti macroeconomici: il settore delle costruzioni - ha detto Cavallari - è effettivamente cresciuto in misura marcata nel biennio 2021-22 e di più rispetto a quello degli altri paesi europei, anche se è opportuno considerare che l'edilizia è stata sospinta non soltanto dal comparto residenziale ma anche dalla componente non residenziale e dalle opere pubbliche".

Secondo i dati di contabilità nazionale diffusi ieri, ha aggiunto, "nel biennio scorso il contributo alla crescita del Pil degli investimenti in costruzioni residenziali è stato di due punti percentuali". Per cui "usando il modello macro econometrico in uso all'Upb è possibile ricostruire che metà del contributo sarebbe direttamente ascrivibile all'incentivo fiscale". 

Raddoppiate le risorse per il Sud

Dall'analisi condotta dall'ufficio parlamentare di bilancio emerge inoltre "un sensibile mutamento della composizione della platea dei beneficiari del superbonus rispetto a quelli dei bonus edilizi originari". In particolare "è più che raddoppiata la quota di risorse destinate al Mezzogiorno; è aumentata in modo significativo la fruizione delle agevolazioni per il risparmio energetico nei Comuni a reddito più basso, indice di una minore natura regressiva del Superbonus". 

"Un'analisi puntuale dei risultati conseguiti dal superbonus in termini di risparmio energetico - ha concluso Cavallari - potrà consentire di orientare gli incentivi verso gli interventi più efficienti in termini di rapporto costi/benefici. Inoltre in una prospettiva di razionalizzazione delle spese fiscali, andrebbe valutato se una misura selettiva di incentivazione del risparmio energetico possa risultare piu' efficiente ed efficace se erogata attraverso un programma di spesa".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Superbonus: così la spesa per lo Stato è raddoppiata

Today è in caricamento