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Giovedì, 28 Marzo 2024
SOS prezzi

Alimentari meno cari grazie al taglio dell’iva: possibile azzeramento su pane e pasta

Castelli: "E' un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro". Quali sono i beni oggetto di una possibile riduzione dell’iva?

Per aiutare le famiglie a reggere il peso dell’inflazione all’8% potrebbe arrivare una novità importante nel decreto aiuti: l’azzeramento dell’iva su pane e pasta. Secondo la vice ministra dell’economia, Laura Castelli, il governo starebbe studiando questa possibilità in alternativa al bonus 200 euro o in aggiunta. In particolare il governo starebbe pensando di azzerare l'Iva su pane e pasta e di dimezzarla su carne e pesce portandola dal 10% al 5%. "E' un piano concreto e eventualmente alternativo o aggiuntivo ai 200 euro - ha dichiarato la Castelli in un’intervista a Radio 24 - Si stanno valutando i costi di entrambe le misure e soprattutto quali siano le più impattanti sulla vita degli italiani, interverremo in questo senso nel decreto di luglio". Quali sono i beni che potrebbero godere di una possibile riduzione dell’iva?

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Allo studio del governo un taglio dell’Iva sui generi alimentari

La Castelli ha ricordato che siamo in piena emergenza inflazione e che i livelli dei prezzi non sono mai stati così alti dal 1986. “Questo è un fenomeno che erode tantissimo il potere d'acquisto degli italiani. E lo stiamo vedendo su alcuni prodotti. E quindi una delle cure dell'inflazione è proprio questa. Io l'ho detto in questi mesi, anche perché l'Europa ci chiede di fare una riforma dell'Iva e quindi ho proposto di anticiparla". Ma di che cosa di tratta? Quali potrebbero essere i beni oggetto di questa proposta? Sicuramente gli alimentari, visto che molti italiani pur lavorando fanno fatica a arrivare alla fine del mese visti i rincari delle bollette, dei generi alimentari e della benzina, per non parlare poi dei viaggi, dei ristornati... la lista è davvero lunga.

Sulla stessa linea il ministro degli esteri, Luigi Di Maio. "Come ha detto stamane la vice ministra dell'economia, Laura Castelli, in radio, si può intervenire agendo sull'Iva sui beni di prima necessità e farmaceutici. Dobbiamo farlo prima possibile". "Quello che possiamo fare, prima possibile, negli affari correnti, è un provvedimento che agisca sui generi alimentari, perché stanno salendo troppo di prezzo nei supermercati, a causa della guerra e della crisi energetica", ha spiegato Di Maio.

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Castelli: “Va fatto un passo in più con la Legge di Bilancio”

“Ora stiamo parlando di alcuni beni, quelli soprattutto alimentari, anche se rispetto all'86 oggi rappresentano solo 1/5 del consumo degli italiani – ha specificato la Castelli - Anche se noi crediamo, come Insieme per il Futuro, che vada fatto un passo in più e quindi sulla Legge di Bilancio si debba costruire una riduzione dell'Iva su alcuni prodotti in maniera strutturale". A cosa si riferisce la Castelli? "Noi pensiamo, oltre agli alimentari, quelli di cui si parla oggi sui giornali carne, pasta, quelli necessari anche a beni come le bollette, come i prodotti della natalità e ai farmaci. Avevamo già lavorato anche su questa linea per renderlo strutturale. In questo momento sulla Legge di Bilancio vuol dire affrontare bene anche i prossimi anni" ha concluso.

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