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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Non ci sarà nessun taglio alle pensioni dei perseguitati politici e razziali

Lo ha precisato in una nota il Ministero dell'Economia. I 5 Stelle: "Grave che venga fatta circolare una notizia falsa"

Via le pensioni a ebrei vittime di leggi razziali e a perseguitati dal fascismo per motivi politici. La notizia era circolata in mattinata. Con il passare delle ore però è emerso sempre più evidente che si trattava di un allarmismo infondato. Secondo le indiscrezioni emerse, nel decreto fiscale veniva previsto un taglio di 50 milioni i al Fondo istituito al ministero dell’Economia, con effetto immediato.

Ma secondo i deputati della Commissione bilancio del M5s, quel taglio "non è altro che l'adeguamento sul tiraggio del fondo". Insomma, "la riduzione di 50 milioni del sostegno è una normale operazione del Ministero dell'Economia che calibra il fondo sulla base di quanto serve per corrispondere a tutti gli aventi diritto quanto gli spetta".

Se dunque "servono meno risorse, perché per il normale corso della vita si riducono i beneficiari, il fondo si riduce di conseguenza. Nessuna pensione di nessun avente diritto verrà toccata".

Il M5s attacca anche "giornali e opposizioni che nella migliore delle ipotesi dimostrano la loro impreparazione e nella peggiore la totale malafede".

"È grave che venga fatta circolare una notizia palesemente falsa al solo scopo di attaccare il Governo, peraltro sfruttando l'ovvia sensibilità di tutti verso persone che meritano tutta la nostra vicinanza. Sia chiaro, non c'è stato nessun ripensamento, dietrofront o intervento del Quirinale, è semplicemente falsa la notizia che è circolata in queste ore", precisano ancora i parlamentari M5S.

A fare chiarezza è intervenuto anche il ministero dell'Economia. "Nessuna riduzione delle pensioni di guerra, né dei vitalizi ai perseguitati politici e razziali", si legge in una nota del Mef. "I titolari degli assegni non subiranno alcuna decurtazione. Quanto riportato da alcuni organi di stampa è pertanto privo di fondamento". Il decreto fiscale "ha operato un allineamento dello stanziamento in bilancio alla effettiva erogazione delle risorse in base ai diritti soggettivi degli interessati. Ma non sono state introdotte misure che limitano il beneficio o i requisiti di accesso".

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