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Venerdì, 19 Aprile 2024
TASSE

Tari, Imu e addizionali Irpef: girandola di aumenti

Dopo la rimozione del blocco sui tributi locali molti sindaci avrebbero già deliberato un nuovo aumento delle aliquote. Ma in alcuni comuni il carico fiscale diminuirà

Il rischio di nuovi rincari sulle aliquote locali paventato nei mesi scorsi si sta rivelando ben più di una possibilità. Secondo uno studio della Uil riportato dal Corriere della Sera, molti sindaci avrebbero infatti deliberato un aumento delle aliquote di Imu, Tasi e addizionali Irpef. Dopo il blocco deciso dal governo Renzi nel 2016, la legge di stabilità del 2019 ha infatti restituito a comuni e regioni la possibilità di manovrare la leva fiscale per fare cassa. Il blocco delle tariffe - pur comprensibile sotto molti punti di vista - aveva finito per creare delle disparità di trattamento penalizzando i sindaci dei comuni che avevano mantenuto le aliquote basse.

Aliquote Irpef, rincari in 250 città

Per quanto riguarda le addizionali Irpef ad esempio, città come Roma, Milano, Torino, Bari e Venezia avevano già fissato l’aliquota al massimo previsto per legge e non potranno più aumentare l’imposta. Secondo il centro studi Uil però su 2.352 comuni che hanno già approvato il bilancio preventivo, ben 250 (pari al 10,6%) hanno deciso di ritoccare all’insù l’aliquota. Tra queste ci sono anche due città capoluogo (Avellino e Barletta).

La Tari aumenta a Pisa e Napoli. Aliquota più bassa a Venezia, Firenze e Cagliari

Non va meglio sul fronte Tari: su 54 città monitorate dalla Uil ben 24 hanno deciso di aumentare l’imposta. Va però sottolineato che 12 sindaci l’hanno lasciata invariata e in 18 comuni il carico fiscale è diminuito. Gli aumenti più consistenti a Imperia (+15,7%), Pisa (+8,9%), Trieste (+6,9%), Padova (+6,2%), Udine (+5,9%) e Napoli (+3,1%). L’aliquota della tassa sui rifiuti scende invece ad Arezzo (-22,2%) e in percentuali minori a Cesena, Venezia, Firenze e Cagliari.  

Imu, dove aumenterà la tassa sulle seconde case

Per quanto riguarda l’Imu i sindaci si stanno muovendo con maggior cautela. Finora quattro tra i comuni “censiti” dalla Uil, in4 avrebbero già deciso di aumentare l’imposta: Avellino, Torino, La Spezia e Pordenone, mentre a Firenze, Grosseto e Pavia possedere una seconda casa sarà meno dispendioso che in passato.

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