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Venerdì, 19 Aprile 2024
Le novità

Tari: come cambia la tassa sui rifiuti

L'Arera ha previsto una serie di novità sulla raccolta dell'immondizia. Tutto quello che c'è da sapere su modalità e periodicità di pagamento e sui rimborsi in caso di rettifica degli importi dovuti

La Tari cambia. L'Arera - autorità di regolazione per energia, reti e ambiente - ha infatti previsto una serie di novità sulla raccolta dei rifiuti in base al testo unico "Rifiuti: nuovi standard di qualità tecnici e contrattuali omogenei nel paese". Il documento (qui in Pdf) impone a comuni e gestori di regolare la materia entro il 31 marzo di quest'anno e di applicare le nuove norme dal 1° gennaio 2023. L'obiettivo dichiarato è "far convergere le gestioni territoriali verso un servizio agli utenti migliore e omogeneo a livello nazionale". Il testo fissa obblighi di qualità contrattuale e tecnica del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Cosa cambierà nel dettaglio per i contribuenti? Arera prevede una raccolta dei rifiuti efficiente in tutte le città, con un servizio minimo standard, con giorni e orari previsti e comunicati in anticipo e un numero verde per le segnalazioni. E poi una rateizzazione della Tari per chi è in difficoltà e rimborsi in caso di rettifica degli importi dovuti.

Come cambia la Tari, la tassa sui rifiuti

Dal punto di vista contrattuale, ci sono nuove regole che riguardano le modalità e la periodicità di pagamento, la rateizzazione e il rimborso degli importi non dovuti, il ritiro dei rifiuti su chiamata o la riparazione delle attrezzature per la raccolta domiciliare. In particolare, tutte le gestioni "dovranno garantire specifiche modalità di rateizzazione tenendo conto in particolare delle famiglie vulnerabili". Arera ha previsto che la periodicità minima di riscossione sia almeno annuale e che sia concesso l'accesso alla rateizzazione ulteriore dei pagamenti per rate di importo minimo pari a cento euro. La rateizzazione ulteriore è prevista per gli utenti che dichiarino di essere beneficiari del bonus sociale per disagio economico previsto per i settori elettrico e/o gas e/o per il settore idrico.

La rateizzazione è permessa per gli utenti che si trovino in condizioni economiche disagiate, individuati secondo i criteri definiti dai cosiddetti Etc (enti territorialmente competenti), se l'importo addebitato supera del 30% il valore medio riferito ai documenti di riscossione emessi negli ultimi due anni. Se si pagheranno importi non dovuti, comuni e gestori dovranno "garantire all'utente la possibilità di richiedere la verifica del documento di riscossione e l'eventuale rettifica degli importi addebitati" e introdurre "una procedura per la gestione delle richieste scritte di rettifica degli importi addebitati e delle modalità di accredito degli importi rettificati".

Per evadere le richieste, si dovranno rispettare tempi precisi definiti attraverso un indicatore ("tempo di risposta motivata alle richieste scritte di rettifica degli importi addebitati") a cui associare uno standard generale pari a sessanta giorni lavorativi, per una percentuale di prestazioni compresa tra il 70% e il 90%. Comuni e gestori dovranno poi introdurre uno standard generale associato all'indicatore "tempo di rettifica degli importi non dovuti", pari "a centoventi giorni lavorativi, per una percentuale di prestazioni compresa tra il 70% e il 90%". Saranno poi previsti obblighi e standard relativi alla continuità, alla regolarità e alla sicurezza del servizio per garantire la qualità tecnica della raccolta rifiuti. Ogni gestore della raccolta e del trasporto dovrà avere un numero verde gratuito dedicato raggiungibile h24, sia da rete fissa che da rete mobile, per le segnalazioni su eventuali situazioni di pericolo.

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