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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'imposta sugli intrattenimenti

La tassa dell'8 per cento su calciobalilla, biliardi e flipper: chi deve pagare

L'agenzia delle Dogane e dei Monopoli torna alla carica con la circolare 6/2023: l'imposta riguarda anche freccette (non meccaniche), jukebox, pugnometri e calciometri. Si paga una volta all'anno in un'unica soluzione. Un balzello che può raggiungere alcune centinaia di euro

Ci siamo, si paga prima della primavera. Arriva la tassa su calciobalilla, jukebox, biliardi e giostrine. Si paga una volta all'anno, tutto in un'unica soluzione. Un balzello - esistente da tempo - che può raggiungere complessivamente varie centinaia di euro.

I tempi sono relativamente stretti. A marzo i gestori di apparecchi da intrattenimento che non danno vincite in denaro devono versare nelle casse dello Stato una tassa dell'8 per cento. Una novità assoluta? Come nasce la tassa sui calciobalilla? In realtà esiste da oltre 20 anni, ora l'agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha chiarito e definito nel dettaglio le modalità di applicazione per l'anno in corso, oltre che le imprescindibili basi imponibili forfettarie su cui calcolare il prelievo.

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Cosa era successo nel 2021

L'agenzia delle Dogane e dei Monopoli torna a "farsi sentire" sul tema specifico. Se ne parlò tanto nell'estate del 2021, quando il governo, guidato allora da Mario Draghi, con un emendamento al decreto Pnrr, aveva salvato biliardini, flipper e freccette da multe e imposta ribattezzata Isi (Imposta sugli intrattenimenti).

Ai tempi di Draghi il governo aveva accolto le preoccupazioni dei balneari (che "minacciavano" di eliminare tutti i biliardini dai loro stabilimenti se si fosse partiti con le sanzioni, privando gli italiani di uno dei simboli dell'estate) e con una norma introdotta nel maxi-emendamento al decreto sul Pnnr approvato a giugno 2021 dal Senato, aveva stabilito che sarebbe stata l'Agenzia dei monopoli a escludere in automatico dall'obbligo di autorizzazione gli apparecchi che non prevedono il pagamento di vincite in denaro come i calciobalilla.

Erano state accolte "in toto" le richieste dei gestori degli stabilimenti balneari, preoccupati per non aver inviato nei tempi previsti le autocertificazioni che esentano i biliardini dal pagamento delle tasse dovute sulle slot e gli apparecchi simili, rischiando pesanti sanzioni. Nell'emendamento si prevedeva che l'Agenzia delle Dogane, entro il 15 novembre di ogni anno, avrebbe individuato gli apparecchi "meccanici ed elettromeccanici che non distribuiscono tagliandi" (tra cui rientrano i calciobalilla) esenti dall'obbligo di verifica tecnica e conseguente nulla osta da parte della stessa Agenzia, senza più quindi alcuna necessità di autocertificazioni da parte dei gestori.

Per i proprietari dei biliardini restava comunque, e resta tutt'ora, l'obbligo del pagamento della tassa sugli intrattenimenti, come prassi da oltre venti anni.

La circolare 6/2023

La circolare 6/2023 specifica ora i dettagli per il futuro prossimo: in primis, le basi imponibili forfettarie da applicare ad alcuni degli apparecchi da intrattenimento meccanici più diffusi. Qualche esempio: l'imposta dell’8% ai biliardi parte da un forfait di 3.800 euro, che diventano 510 per calciobalilla, biliardini, freccette (non quelle meccaniche), pugnometro e calciometro. Per jukebox, videojukebox si sale a 540 euro mentre per i flipper è 1.090 euro. Per altri grandi classici come le ruspe che prendono (ma più spesso lasciano  scivolare via all'ultimo momento) orologi, monili o dolcetti l'8% si calcola su 1.630 euro. Le cifre potrebbero variare, attenzione: infatti gli importi a forfait comunicati dai Monopoli sono validi solo fino a quando il ministero dell'Economia non stabilisce con proprio decreto le basi imponibili definitive.

La circolare chiarisce bene che tutti questi beni non sono soggetti ad autorizzazione, verifica tecnica e certificazione. C'è solo l'obbligo del versamento dell'imposta sugli intrattenimenti e dell'Iva forfettaria (nei casi previsti). I gestori, a meno di novità dell'ultim'ora mai da escludere, dovranno pagare entro il 16 marzo 2023 o entro la metà del mese seguente a quello della prima installazione. 

La circolare (in pdf da scaricare)

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